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FIORENTINA, L'impresa sfiorata

di Redazione FV

La squadra era quella: la migliore (del campionato), la peggiore (da affrontare). Tutti la pensavano così, anche Prandelli, che in conferenza stampa aveva detto: "Vedremo se possiamo competere a grandi livelli contro la squadra più forte del campionato". Anche la tradizione negli ultimi anni non sorrideva ai viola: due sconfitte l'anno scorso (2-0 sia in casa che fuori), due anche l'anno prima (2-3 in casa e 3-1 nerazzurro al Meazza), si deve tornare al 2005/2006 per trovare l'ultima affermazione gigliata (2-1 al Franchi con reti di Brocchi, Jimenez e Recoba). Eppure ieri tutto questo divario non si è visto. La partita è stata bella, equilibrata dall'inizio alla fine. Anzi, nei minuti conclusivi la Fiorentina ha anche avuto la palla buona per portare a casa i tre punti, se Pazzini schiaccia meglio di testa quel perfetto cross di Pasqual. Non ci sarebbe stato nessuno scandalo se la Fiorentina avesse vinto. Cioè, forse in casa Inter l'aria sarebbe stata ancora più soffocante, perchè già il secondo 0-0 di fila lascia tutti molto perplessi. Ma adesso la sensazione è che la Fiorentina sia veramente cresciuta, e che, se un giudice avesse avuto qualche "ragionevole dubbio" in più, forse l'impresa non sarebbe stata solamente sfiorata, ma portata a casa. Analizzando reparto per reparto, vediamo proprio come solo l'attacco ieri sera abbia giocato al di sotto delle aspettative per una grande squadra. Frey compie la consueta prodezza salva-risultato (su Crespo). La difesa ovviamente ha il suo bel da fare, perchè l'attacco dell'Inter, seppur spuntato dai castighi del sergente Mou, può sempre rendersi pericoloso; Gamberini ha quasi annullato Ibra, ieri non pochi si saranno domandati cosa deve fare uno per essere titolare della nazionale, ma in generale tutto il reparto se l'è cavata; con una menzione particolare per Pasqual, sicuro in fase difensiva e molto propositivo in quella offensiva. Il centrocampo è da leccarsi i baffi: Melo sta diventando sempre più leader, Kuzmanovic è in perenne crescita (anche se forse gli manca un po' di resistenza, dato che nei secondi tempi tende a calare), Santana sembra aver trovato il suo ruolo. Non è un caso che i vari Chivu, Zanetti e Stankovic non si siano fatti notare in maniera particolare. Fin qui tutto perfetto. Ma per fare un'impresa niente deve essere lasciato al caso. E purtroppo la preoccupazione maggiore della vigilia è diventata realtà. Perchè ieri mattina la speranza era riposta in Mutu, dopo la notizia del suo infortunio in pochi credevano nel colpaccio. Pazzini e Osvaldo hanno sicuramente un grande futuro davanti. Certamente loro non sono stati fortunati, forse avrebbero preferito un avversario diverso per mettersi in mostra, ma è anche vero che le occasioni per farlo (nella Fiorentina di Gila e Mutu) sono rare, e vanno prese al volo. Per volare la Fiorentina ha i mezzi, ha le capacità e ora lo ha dimostrato contro una grande squadra. Non grande, la migliore e la peggiore, e l'impresa è stata sfiorata, scusate se è poco.

 

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