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FIORENTINA, La stagione dell'abbondanza

di Marco Sarti

Una Fiorentina, a detta di tutti, non rivoluzionata nell'undici base titolare ma piena zeppa di buoni rincalzi. E' questa, a ben vedere, la caratteristica principale della rosa stagione 2011-2012. Tanto che, in alcune zone del campo, si potrebbe pure parlare di autentici dualismi. E, a prescindere dall'annoso dibattito sulla bontà della concorrenza in seno ad una squadra di calcio, c'è da evidenziare come - almeno per ipotesi e facendo gli scogniuri - la situazione della scorsa stagione (una rosa ridotta all'osso tra squalifiche e infortuni) sembra sventata.

Ma Mihajlovic avrà il suo bel da fare a gestire tutti i ballottaggi che si concretizzeranno nel corso della stagione. La Fiorentina si presenta ai nastri di partenza con almeno due giocatori per ruolo e, salvo rari casi, nessun titolare sicuro del posto. Partendo dalla linea arretrata: Boruc e Neto si contenderanno il posto. Per ora, la sta spuntando Boruc, tuttavia il giovane brasiliano è destinato prima o poi a subentrare al polacco. In difesa ci sono quattro terzini per due posti: Cassani e De Silvestri a destra (l'ex palermitano sembra favorito), Pasqual e Romulo a sinistra con il brasiliano che può anche dare il cambio agli esterni offensivi. Di centrali difensivi, poi, la Fiorentina ne è piena. Per ora i titolarissimi sono Gamberini (sicuro del posto) e Natali, il quale però potrebbe essere insidiato da Kroldrup e Camporese.

A centrocampo l'unico sicuro, almeno in questo momento, è Behrami. Munari è un buon rincalzo che verrà utile nel momento di una squalifica o di un malaugurato infortunio dello svizzero. Montolivo e Vargas, invece, avranno di che lottare per tenere a bada rispettivamente Kharja e Lazzari. In attacco Jovetic è sicuro del posto, la Fiorentina riparte da lui e lui riparte con la Fiorentina. Ljajic sarà il suo sostituto all'evenienza. Gilardino, invece, ha alle spalle un certo "Tanque" Silva che, sebbene parta dalle retrovie, sembra avere il vento in poppa. C'è poi la fascia destra con l'incognita rappresentata dal talento di Cerci. Se il ragazzo di Valmontone continua così è praticamente inutile cercare un sostituto, tuttavia lo spirito naif del ventiquattrenne rende sempre difficile il pronostico sulla sua stagione.

Sono questi i ballottaggi che, durante la stagione viola, verosimilmente riempiranno i discorsi di tifosi e allenatori. La concorrenza è il sale della competizione, su questo niente da dire. Bisogna però saperla gestire e Mihajlovic, un trascorso importante nell'Inter dei trenta campioni in rosa, sembra da questo punto di vista preparato. Tutto è adesso nelle mani di del tecnico serbo, l'unico - a ben vedere - che non ha un doppione già in casa...