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FIORENTINA, Le tre "R" per ricostruire

di Redazione FV
Fonte: A. Giannattasio per TMW

Diego Della Valle aveva parlato delle sue 'tre D' alla vigilia della temutissima partita col Milan di quasi un mese fa: dignità, dovere e divertimento. Tre concetti fondanti, tre pietre miliari su cui impostare una salvezza che ad oggi, alla vigila del match col Novara, pare ormai acquisita. Tuttavia, il periodo che si appresta a vivere la Fiorentina fin dalla prossima settimana sarà soprattutto impostato su 'tre R': rifondare, ricostruire e risparmiare. Un progetto tanto delicato quanto difficile che la società viola ha deciso però stavolta di affidare non più all'uomo che per sette anni ha fatto il bello ed il cattivo tempo del club gigliato (San - o ultimamente Belzebù - Pantaleo Corvino da Vèrnole, liquidato dai Della Valle immediatamente dopo l'umiliante 0-5 subito dalla Fiorentina con la Juventus), bensì ad una nuova figura, un uomo di profonda conoscenza calcistica il cui nome è ancora avvolto nell'oscurità. Ancora per poco però.

Tuttavia, sebbene l'identikit del nuovo direttore sportivo viola (o direttore generale) sia ancora piuttosto nebuloso, sono ben chiari i compiti che spetteranno al futuro dirigente gigliato: ricostruire dalle macerie di giocatori demotivati o in scadenza una squadra che possa lottare per le posizioni europee e, nel contempo, restituire entusiasmo ad una piazza da tempo immemore depressa e sconfortata dalla propria squadra. Due autentiche imprese. Due veri macigni. Tuttavia, a ben giudicare dalla rosa di nomi vagliata dai Della Valle in questo periodo, sono davvero tante le qualità (per non dire i crismi) di cui sono in possesso i papabili direttori sportivi presi in esame in questi lunghi mesi dalla dirigenza gigliata. I vari Lo Monaco, Oriali e Sartori - tanto per fare alcuni nomi - si sono resi, chi prima chi dopo, chi maggiormente, chi in misura minore, autori di autentici miracoli sportivi nel recente passato.

L'uscente a.d. catanese, per esempio, è riuscito a plasmare una società modello in brevissimo tempo, attraverso un mercato oculato ed una gestione sempre attenta delle finanze. L'ex viola e dirigente dell'Inter Oriali, oltre a rappresentare la faccia buona e pulita del calcio italiano che così tanto piace ai Della Valle, è stato a sua volta uno dei maggiori pigmalioni della corazzata nerazzurra che ha stravinto ammaliando il triplete, mentre Sartori è stato ed è attualmente l'artefice principale del miracolo Chievo, una società che dal 1992 ad oggi ha conquistato tre promozioni ed ha valorizzato un immenso numero di giocatori, rivitalizzando anche chi sembrava ormai destinato alla via del tramonto calcistico. Tre fenomeni apparentemente. Tre personaggi che hanno in dote tutte le caratteristiche necessarie per ridare nuova linfa ad una squadra ormai morente. I tre uomini, guarda caso, delle 'tre R'.

Il lavoro dunque non manca, così come le difficoltà che probabilmente ne conseguiranno. Eppure, dopo anni di buio costante cui sembrava non esserci fine, a Firenze sembra finalmente intravedersi uno spiraglio di luce. Ed i fasti degli anni passati, delle trasferte europee e delle estasianti note della Champions non sembrano poi così lontane.