FIORENTINA, Nessuna paura
I VIOLA SPAVENTANO. Ci temono. Chissà, se è vero, chissà se sono dichiarazioni di circostanza. A credergli, però, ci temono davvero. "La Fiorentina è un avversario tosto come il Lione" ammette Jurgen Klismann, tecnico del Bayern Monaco. "Hanno un bel gruppo" specifica Marius Lacatus, coach della Steaua Bucarest. E c'è chi si spinge oltre. "E' la squadra più forte del girone" afferma il presidente del Lione Aulas.
BENE O MALE? Tra meno di venti giorni sarà Champions League. Quella vera, stavolta, quella della musica, dell'andata e del ritorno, dei tre punti per la vittoria e degli zero punti per la sconfitta. Tutti in un girone tosto, duro. "Non impossibile" ci tiene a specificare il presidente Della Valle. Poteva andare meglio? Poteva andare peggio? Potevamo non esserci (Milan docet), e questo sì che è decisamente peggio. Il Lione, nonostante in molti la considerino una squadra abordabile, da anni è al top del calcio europeo sebbene non riesca a fare il definitivo salto di qualità e da sette stagioni è campione in patria. Il Bayern Monaco ha tante stelle, un gruppo solido, voglia di vincere, voglia di arrivare in fondo. Si salvi chi può, verrebbe da dire, ma la Fiorentina vuole andare oltre ed "affrontarlo a testa alta", come insegna Prandelli. Lo Steaua Bucarest? Lacatus dice di non sottovalutarlo, il tecnico viola sà bene che questo non va fatto anche nell'amichevole infrasettimanale contro un club di seconda categoria.
IL GIOCO DELLE COPPIE. Lione, Bayern, Steaua. Frey, Toni e Mutu, insomma. Perché a Lione c'era Coupet e c'è Lloris, i due che hanno tolto il posto al numero uno viola. Perché a Monaco, inutile ribadirlo, c'è un grande pezzo della Fiorentina che è stata. E perché in Romania saranno in molti quelli che divideranno il loro tifo tra Steaua e Fiorentina, visto che in patria del numero 10 viola la squadra gigliata è praticamente la più seguita del campionato italiano.
NIENTE PAURA. Ci siamo, in ogni caso. Meno di venti giorni, e poi sarà il tempo della musichetta. Prima, però, sarà il turno della sfida delle sfide, di Fiorentina-Juventus. Un'altra gara da affrontare a testa alta, senza riverenza, con la voglia e la sfrontatezza di chi vuole e sà fare grandi cose. Senza paure e timori, insomma. Meglio lasciare che siano gli altri, come in Champions, a temere la Fiorentina.