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FIORENTINA, Nuovo bombardamento mediatico

di Matteo Magrini

C'era da aspettarselo. La Fiorentina ritorna a vincere con continuità, si riprende il quarto posto in solitaria respingendo, per il momento, gli assalti della Roma, ed ecco ripartire il bombardamento mediatico contro i viola.


Da domenica sera, e per tutta la giornata di ieri, tutte le tribune sportive hanno mostrato un'attenzione assolutamente inaspettata nei confronti del vituperato Chievo, una società notoriamente cara ai grandi media e da loro tutelata. Vogliamo essere chiari: il fallo di Mutu, che ha dato il via all'azione del goal del 2-1 viola, è netto, e su questo non si può e non si vuole discutere. L'arbitro Brighi ha sbagliato.


Pare sinceramente esagerata però, la pesantezza dei giudizi e la ripetività con cui le immagini dell'azione icriminata vengono riproposte. Non ci sembra, un caso talmente clamoroso e grave da meritare tanto putiferio. A Milano, in Milan-Cagliari, si è visto di peggio, con Inzaghi che rifilia uno spintone netto e visibile dal terzo anello di San Siro al difensore del Cagliari, obbligandolo all'errore decisivo per il goal di Seedorf.


Quali sono stati commenti riguardo Milan-Cagliari? Povero Seedorf, fischiato dal pubblico, Ancelotti che polemizza con i tifosi, rossoneri che non mollano e cinicamente battono il bel Cagliari di Allegri. Ormai non ci stupiamo più di nulla, ma appare veramente sproporzionato e fuori luogo l'accanimento di certi media nei confronti della società gigliata, che mai ha fatto niente per meritarsi tanto "astio".


Che dire, siamo alle solite, e Firenze ormai ci ha fatto l'abitudine. E' stato così lo scorso anno, quando i viola contendevano il quarto posto al grande Milan, ed è così adesso che, in lotta non solo con la Roma per l'ultimo piazzamento Champions, ma ad un passo dalla terza piazza tanto cara ai rossoneri. I grandi media, per ovvi motivi di bacini d'utenza e di "strategie commerciali", non tireranno mai la volata alla Fiorentina, ma la richiesta è che ci sia un atteggiamento equlibrato e corretto, niente di più.