FIORENTINA, Obbligatorio guardare avanti
Se è vero che, come recita il famoso detto, "sbagliando si impara", la Fiorentina dovrà mettersi velocemente alle spalle la serata maldestra di Roma tenendo bene a mente quali cose abbiano funzionato e quali, molto più evidenti, no. Nonostante un risultato in sè per sè non troppo severo rimane innegabile che la Roma abbia dimostrato di avere una marcia in più e una maggiore consapevolezza dei propri mezzi, meritando sul campo i tre punti guadagnati. Ora, classifica alla mano, la partita di sabato con il Cesena sarà nuovamente un banco di prova per dimostrare che la Fiorentina, pur non essendo al livello delle big, non rientra certo nel novero di quelle squadre dichiaratamente in lotta per la salvezza.
Cominciando dal campo fino all'infermeria passando per il lavoro di Pantaleo Corvino i tasselli del puzzle Fiorentina, per non rischiare di trovarsi in situazioni scomode, dovranno necessariamente trovare una loro collocazione. Mihajlovic in primis avrà il compito di dare un'anima ad una squadra fino a questo momento poco propensa alla battaglia e troppo spesso in balia del gioco avversario. I numerosi assenti sono senza dubbio un alibi, ma la pochezza del gioco viola e l'incostanza dei risultati comincia seriamente a preoccupare. Gli infortunati, dicevamo, rientrano a pieno titolo nella categoria 'problemi da risolvere' di casa viola. Mai come quest'anno la Fiorentina ha vissuto un vero e proprio calvario, dove le ultime tegole di Frey e Montolivo rappresentano solamente l'appendice di una serie infinita di acciacchi e guai più seri. Da questo punto di vista il rientro con gol di D'Agostino rappresenta la notizia lieta della settimana e se, come nelle migliori previsioni, anche Vargas si fosse messo alle spalle i fastidi muscolari la situazione potrebbe radicalmente cambiare. Da qui si arriva inevitabilmente all'ultimo punto in questione, ovvero il mercato. Il viaggio di Corvino in Sudamerica è più che un indizio per lasciar credere che qualcosa in ballo nel continente latinos lo abbia. Del resto l'assenza di alternative a Donadel in mediana suggerirebbero un intervento del ds viola già nel mercato invernale. Il dove, il come e chi comprare non spetta certo a noi dirlo, ma un ulteriore sforzo di mercato appare ad oggi quantomai necessario.