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FIORENTINA, Oltre ogni limite

di Matteo Magrini

Signore e signori, ecco a voi La Squadra. Lo scriviamo con le maiuscole, perchè è quello che questa enorme Fiorentina si merita. E non solo per i tre punti, pesanti come macigni nel cammino verso i piani altissimi della classifica. Questo è un gruppo vero, solido, capace ogni volta di scoprirsi più forte.


Nella giornata più difficile, quella dell'emergenza "rossa". Senza Gamberini, Jovetic, Mutu, Dainelli e Cristiano Zanetti la banda Prandelli sfodera una prestazione di valore assoluto, e quando gli uomini non contano, vuol dire che tutto funziona a meraviglia. Natali giganteggia al centro della difesa ( e ora chi lo sente Corvino), Kroldrup offre il suo solito, onesto contributo (ma si, l'errore col Debreceni lo cancelliamo) e Donadel, tanto per cambiare, dimentica i malumori per qualche panchina di troppo e impregna di sudore la maglia viola. Che dire? Tanta roba.


E poi ci sono i soliti noti. Ormai di loro non ci stupiamo più. San Sebastien Frey, ancora una volta decisivo, uragano Vargas e trottolino Marchionni, che a suon di dribbling, assist e goal si è ripreso di prepotenza la maglia della nazionale. Loro sono le colonne di questo palazzo viola solido come mai. Se tutto gira così, Gila si può anche prendere una domenica di pausa e Prandelli gongolare davanti alla sua ennesima magia.


Eh si, impossibile non citare il Mister. Se lo sentiva, lui. "Sono molto sereno, a Udine faremo una grande partita". Detto, fatto. Meglio di così si muore. Una squadra a sua immagine e somiglianza quella che ieri ha battuto Di Natale e compagni. Tanto cuore e una sapienza tattica sorprendente. Chiunque vada in campo sa esattamente quello che deve fare. Eccolo qua, il segreto di questa Fiorentina. Il Pranda conosce e capisce i suoi giocatori, loro lo seguono come una truppa con un generale che ama.


Ora arriva la sosta (mai così gradita), e la Viola potrà prendere fiato per ripartire. Come prima, più di prima. Del resto, porre limiti a questi ragazzi diventa francamente difficile. E' finito il tour de force , tanto temuto e considerato da tutti, Prandelli in primis, come la tesi di laurea per capire il valore reale della Fiorentina. Beh, se esame doveva essere, il voto non può che essere un 110, con lode. Nonostante gli infortuni, nonostante la stanchezza. Questa è una squadra che lascia in chi la guarda la forte sensazione che possa andare oltre ogni limite. Applausi.