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FIORENTINA, Ora tocca ai Della Valle

di Marco Conterio

La critica. Sempre lei. Causa d'ogni male, fucina di discordie e problemi, fonte primaria di delusioni e malcontenti. Solo lei? 20.000 a 24.000, però, è un dato oggettivo. Abbonamento più, abbonamenti meno, un quinto degli aficionados viola ha detto addio alla stagione intera al Franchi. Colpa della critica? Lo stesso Corvino, portatore incolpevole delle verità e degli zero euro societari, lo ha ammesso tra le righe. Vorrebbe il difensore X, il centrocampista Y e l'attaccante Z. Miranda, Ledesma, Crespo, giusto per fare tre nomi non troppo a caso. Invece ha dovuto fare di necessità virtù, autofinanziamento al portafogli. E le domande, i puntini sulle i della conferenza stampa di ieri da parte della tanto vituperata critica, erano rivolte a lui in veste di messaggero della proprietà. Non direttamente.

PRANDELLI CONTENTISSIMO? Prandelli pare 'contentissimo' della campagna acquisti gigliata, secondo quanto filtrato oggi dalla sala stampa del ds viola. Via due centrocampisti, dentro Zanetti. Cercasi centrale disperatamente, arriva Natali. Vice Gilardino? Niente Crespo, tocca a Castillo. Perché? Colpa della critica? Oppure il direttore sportivo gigliato ha fatto il massimo con quello che aveva in tasca, senza però avere le cartucce a disposizione per colpi da novanta come la scorsa stagione?

LO SCOGLIO INGAGGI "I soldi verranno reinvestiti a gennaio" si disse qualche tempo fa. Già. Se non ci fosse l'annoso problema del monte ingaggi, parrebbe semplice da immaginare. Invece lo scoglio dei 20 milioni, sforato di 4, resta. E resterà anche a gennaio. E poi il ds gigliato una e due stagioni fa, fu decisamente chiaro. "Comprare a gennaio è sempre più difficile". Difficile ma non impossibile, sempre che non ci sia un tetto alle ambizioni di crescita della Fiorentina.

UNA RISPOSTA IMMEDIATA I Della Valle sono scontenti delle critiche e della critica. Ma lo sono anche buona parte dei tifosi: perché se due striscioni non fanno primavera, quattromila abbonamenti in meno sono ben più che una rondine sperduta. Chissà se lo è anche Prandelli, chissà se dentro di sè anche Corvino non avrebbe preferito un mercato diverso, anche questa stagione. Starà al campo, adesso, dire se la squadra sarà migliore o peggiore di quelle passate. Con un però, grande come una casa: serve una risposta chiara e decisa dai Della Valle, sul futuro della Fiorentina. Quei 25 milioni non sono stati spesi. Il tetto ingaggi c'è. Il mercato ha scontentato forse non tutti, ma molti sicuramente, almeno quello in entrata. Non paiono, i Della Valle, gli unici a poter usare la parola "delusione".