FIORENTINA, Ritorno al futuro
Vigilia di Parma-Fiorentina. Se fino a dieci anni fa si sarebbe parlato di partita di cartello fra due delle "sette sorelle", adesso la gara riguarda due squadre di centroclassifica in crisi di gioco e risultati.
Come sembrano lontani i tempi di Batistuta, Rui Costa, Toldo da una parte e Zola, Buffon e Thuram dall'altra. Da quando Fiorentina e Parma si affrontavano, con alterne fortune, nelle finali di Coppa Italia ne è passata di acqua sotto i ponti.
Per i ducali, colpiti dalla caduta del patron Callisto Tanzi legata al crack Parmalat, è arrivata l'onta della retrocessione dopo 18 anni, mentre per i viola, come putroppo ben sappiamo, addirittura il fallimento con relativa risalita dagli abissi della serie c2. Quella di domani sarà una gara delicata per entrambe. Le sabbie mobili della lotta per non retrocedere non sono lontane al punto da poter dormire tra due guanciali e quindi, soprattutto in casa viola, sarà importante non perdere. Una sfida nella sfida sarà anche quella tra due tecnici, Pasquale Marino e Sinisa Mihajlovic, finiti nel mirino della critica per un cammino fin qui ben al di sotto delle attese.
In casa viola il brodino di mercoledì sera ha fatto senz'altro bene alla classifica ma, per i pochi presenti al Franchi, lo spettacolo offerto non è stato sicuramente per palati fini. Perso ormai definitivamente, a meno di miracoli difficilmente pronosticabili, il treno per l'Europa, alla Fiorentina ormai resta soltanto l'obiettivo della salvezza; ma c'è ancora un modo per dare un senso a questa disgraziata stagione: ottenere il prima possibile la matematica permanenza nella massima serie, possibilmente con qualche progresso sul piano del gioco, e subito dopo iniziare a lanciare alcuni dei molti giovani interessanti che militano nella primavera di Renato Buso che ha raggiunto la finale della coppa Italia di categoria. Qualche vittoria per poter iniziare a pianificare la stagione che verrà. E' questo che chiede Firenze. Accantonare il prima possibile coloro che, per scelta propria o della società, non faranno più parte della squadra del futuro e dare spazio a chi invece di quel futuro potrà costituire le nuove fondamenta. In passato dal vivaio viola sono scaturiti successi inaspettati. Ci auguriamo che la storia si ripeta. Ci auguriamo un ritorno al futuro.