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FIORENTINA-SIENA, Altro che derby....

di Tommaso Loreto

Non ce ne vogliano gli amici senesi. Il derby, poi, in Toscana è qualcosa che si respira con minore intensità rispetto ad altrove. Fosse solo perché, poco tempo fa, di derby toscani in A se ne giocavano ben tre al “Franchi”. Se a questo si aggiunge il ricordo indelebile di una rivalità accesa con Pisa, senza che si possa essere più potuto vivere quel derby, il quadro è chiaro. Se, in altri termini, nella città del Palio vincere a Firenze rappresenta la vittoria di un'annata, a Firenze ci sono ben altre motivazioni. I risultati mancati nelle ultime gare. Il gioco poco spumeggiante. I gol che sono venuti meno. E soprattutto, la classifica e il quarto posto. Con la Roma che traballa al solo nominare Totti, e il Genoa che si fa forte della propria, sfacciata, giovinezza, serve riprendere subito la corsa.


Domenica contro il Siena la Fiorentina gioca qualcosa di molto diverso da un semplice derby.
Gioca la sua ripartenza in queste dieci finali. Dove potrà sbagliare pochissimo, se non niente. Le prime indicazioni positive si sono intraviste in quel di San Siro dove, tuttavia, qualcosa è comunque mancato. Adesso serve ritrovare condizione, gioco e risultati. Possibilmente tutti insieme. Possibilmente con un assetto che possa divenire ancora più stabile in questi ultimi 10 giri di gran premio. Ben venga, dunque, lo Jorgensen davanti alla difesa, il Felipe trequartista, o lo Jovetic in forma nella partitella. Ma che tutto si tramuti in punti sul campo, perchè nello scatto finale servirà arrivare davanti ad altre due concorrenti assetate di vittoria almeno quanto la Fiorentina.