FIORENTINA-SOUSA, ECCO LE QUATTRO STRADE POSSIBILI
Il futuro di Paulo Sousa resta un rebus difficile da risolvere. Non sono bastate le dichiarazioni d'amore del patron Andrea Della Valle alla festa dei 50 anni dell'ACCVC (“Apriremo un lungo ciclo con Sousa”) a scacciare l'alone d'incertezza che regna da settimane intorno al tecnico portoghese. Una situazione, che le voci – tutt'altro che smentite - sulla cena di Sousa con alcuni emissari dello Zenit e la successiva visita del d.s. del club russo al “Castellani” hanno reso ancor più intricata. E intanto, sul campo, la Fiorentina non riesce più a vincere con soli quattro punti conquistati nelle ultime sei gare di campionato. Nei prossimi giorni allenatore e società si incontreranno per il tanto atteso confronto in vista del rush finale e, soprattutto, della prossima stagione. Quattro strade sembrano al momento percorribili:
- L'ipotesi più rosea, e anche la più romantica, vede il definitivo chiarimento tra Sousa e la proprietà. Sanare da una parte le profonde ferite lasciate dal mercato di gennaio e, dall'altra, il comportamento promiscuo del tecnico con una stretta di mano rasserenatrice, però, non sembra affatto cosa facile.
- Toni, Jovetic, Montella. Durante la loro esperienza a Firenze i Della Valle hanno dimostrato che i contratti esistono per essere rispettati. In caso di mancato accordo circa i programmi futuri, la Fiorentina potrebbe così “costringere” anche Paulo Sousa a onorare il suo accordo di un altro anno (con opzione per il terzo).
- Scenario drastico, quello che vedrebbe l'esonero del tecnico. Qualora non riesca a battere il Sassuolo domenica, la Fiorentina potrebbe vedere allontanarsi ulteriormente il quarto posto, mettendo in dubbio addirittura la qualificazione alla prossima Europa League. Al calo evidente dei giocatori, tanto dal punto di vista fisico quanto mentale, i viola risponderebbe dunque con un insolito pugno duro.
- Da non sottovalutare, infine, le possibili dimissioni/rescissione a fine stagione dello stesso Paulo Sousa. Non sarebbe certo la prima volta nella sua carriera, viste le precedenti dimissioni col Videoton, la rescissione col Maccabi Tel Aviv e quella, più celebre e recente, col Basilea.