.

FIORENTINA, Tra l'Europa e la salvezza

di Marco Sarti

Ok che la classifica è corta. Ok che a Milano non è mai semplice fare risultato, neppure contro la peggiore Inter degli ultimi otto anni. Ok che il calendario adesso potrebbe farsi più facile. Ma a guardare la classifica qualche paura viene, e sebbene il campionato sia ancora molto lungo qualcosa in Fiorentina deve cambiare. Anche soltanto la convinzione, la grinta, la voglia di lottare. Meno quattro dalla zona Europa League, con nove squadre davanti a dividere la banda di Delio Rossi dal ritorno, a questo punto tanto insperato quanto piacevole, nel calcio continentale. Ed un calendario che recita: Atalanta e Siena per concludere l'anno solare 2011 (triste tanto quanto l'anno solare immediatamente precedente) e poi, per concludere il girone d'andata, Novara e Cagliari fuori e Lecce al Franchi.

Tutte squadre, a parte Atalanta (a pari punti coi viola) e Cagliari (a diciotto punti), sotto la Fiorentina. E non è sempre cosa scontata. Il calendario adesso dà una grossa mano alla compagine viola. E va da sé che la chance sia tutta da sfruttare per non rivivere i fantasmi del recente passato. Anno scorso (sempre il terribile 2010), una formazione grigia come il cielo fiorentino di questi giorni condusse un campionato incolore che terminò con tanti sospiri di sollievo. Adesso una Fiorentina da metà classifica non la vuole nessuno. Men che meno una che lotti per la salvezza, ipotesi paventata nello sconforto del post gara di ieri anche surrogata dai fatti (gli stessi quattro punti che ci dividono dalla zona Europa ci dividono anche dalla terz'ultima in classifica)

Il tempo di riprendersi c'è, la speranza nonostante la brutta partita di ieri pure. L'effetto Delio Rossi non è, almeno si spera, già svanito nel nulla. Prima di concludere il girone d'andata ci sono cinque gare, cinque finali da vincere per risollevare una classifica che preoccupa. Atalanta, Siena, Novara, Lecce e Cagliari deve diventare una mantra da mandare a memoria per i giocatori viola. Un super filotto di gare da sfruttare. Si devono fare almeno 10 punti per sperare nell'Europa perché se adesso la classifica non è ancora compromessa è anche vero che molto presto Napoli e Lazio (la quarta e la quinta) potrebbero diventare irraggiungibili. Dieci punti almeno, per sperare nell'Europa e per scacciare le paure di venire invischiati nella lotta per la salvezza. Poi si aprirà, come detto dai vari Cognigni e Mencucci, il tempo delle verifiche per tutti.