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FIORENTINA, Tra Milito e Del Piero...

di Tommaso Loreto

DERBY INFUOCATO - Dall'arena di Marassi esce vittorioso il "Grifone". Un cuore grande così, quello messo in campo dalla squadra di Gasperini, che, va ammesso, al termine di novanta minuti infuocati esce con tre punti dal derby che rimetterebbero in piedi persino un morto. La Samp c'ha provato (seppure Pazzini non sia sembrato così cinico come ci si augurava), e a tratti ha dato anche la sensazione di poter castigare il "Vecchio Balordo", ma alla fine la forza e il valore di un grande attaccante quale il "Principe" Milito ha fatto la differenza. E con una tripletta del genere, l'argentino e tutta la squadra, non può far altro che crederci nel quarto posto.

 

LA LEGGE DELL'EX - Buon per la Fiorentina che, comunque, oggi siano arrivati tre punti d'oro zecchino. Difficile, difficilissimo, superare il Torino arroccato e visto quest'oggi al "Franchi". Merito dunque a un Vargas sempre più decisivo (e chiamato possibilmente a confermarsi, come da legge, anche contro la sua ex squadra, in Sicilia), a un Gilardino sempre più leader, a un Pasqual di nuovo "pendolino" e a un Kuzmanovic che, se proprio non in pieno recupero, almeno ha sfoderato un signor assist. Domenica la corsa ricomincia, con i viola avanti di un un punto, e impegnati contro il Catania, mentre il Genoa se ne andrà a Bergamo contro l'Atalanta del partente Del Neri.

 

RECUPERI PREZIOSI - E davanti alle due schegge impazzite, una Juventus in crollo verticale. La formazione di Ranieri non si ritrova più, confusa com'è fra il calciomercato e le ristrutturazioni tecniche ormai imminenti. Chissà se Fiorentina e Genoa stanno seriamente pensando al terzo posto. Di certo i cinque punti sui viola, e i sei sui rossoblu, non sembrano scavare un solco così profondo. In questo finale thrilling, dal quale comunque sembra definitivamente uscita la Roma, può dunque succedere ancora di tutto. Come da tradizione, del resto. Quel che servirà, ancora una volta, sarà mantenere la giusta tensione e la necessaria cattiveria. Con il fattore non certo trascurabile che Prandelli, già da domenica, possa ritrovare Felipe Melo e, speriamo dalla domenica successiva, anche il Fenomeno Adrian. Fra Milito, alle spalle, e Del Piero, là davanti, la Fiorentina non può permettersi passi falsi. Il traguardo, infondo, comincia ad essere sempre più vicino.