.

FIORENTINA, Tre partite per trovare un senso...

di Enrico Mocenni

Prima il Milan e poi la Juventus, due partite storicamente particolari nelle quali sarà lecito aspettarsi una Fiorentina diversa da quella vista la scorsa domenica a Cesena. In ballo, questa volta più di altre, non c'è soltanto l'Europa ma l'orgoglio di una città intera che in un anno e mezzo si è ritrovata catapultata dai fasti della Champions al decimo posto in campionato. Dopo un'annata in salsa agrodolce, con poche soddisfazioni e troppi intoppi, è arrivata l'ora di regalare una gioia a coloro che da sempre, incondizionatamente, hanno sostenuto la squadra nonostante tutto e tutti.

Firenze attende fiduciosa una risposta sul campo e l'arrivo imminente al Franchi di Milan e Juventus sembra l'occasione ideale per dare un senso ad un anno che di sensato fino ad ora ha avuto ben poco. Una ghiotta opportunità anche per la stessa squadra per ritrovare l'orgoglio e sdoganare un tabù con le big, in casa e fuori, che ha visto la Fiorentina dell'era Della Valle uscire sconfitta per trenta volte in cinquantuno confronti, con sole quattro vittorie e diciassette pareggi. Un ruolino di marcia imbarazzante, nonostante i cinque anni di Prandelli (escluse le penalizzazioni) in cui i viola hanno centrato per ben quattro volte la quota Champions in Serie A, che in un certo modo giustifica il gap mai completamente sanato tra la Fiorentina e le altre big italiane.

I precedenti sia con il Milan che con la Juventus parlano chiaro. L'ultimo successo della Fiorentina con i rossoneri risale alla stagione 2005/2006, quando i viola di Prandelli si imposero al 'Franchi' per 3-1con una doppietta di Toni e un gol di Jorgensen. Con la Juventus invece l'ultima vittoria casalinga è datata addirittura 13 dicembre 1998, con un gol di testa firmato Gabriel Omar Batistuta.

Oggi, con le ambizioni Europee ridotte al minimo e la voglia di riscatto ancora da appagare, Mihajlovic& Co. avranno dunque l'onere di provare il tutto per tutto quantomeno per riaccendere la speranza in vista della prossima stagione e dare un segnale forte di risveglio ad una piazza che attende ancora di capire quale sarà il futuro della propria squadra.