FIORENTINA, Tre punti d'oro e il quarto posto
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Prandelli toglie Dainelli e sposta Zauri al centro con Comotto sulla destra. La sua squadra sembra trarne giovamento e proprio il neo entrato Comotto va vicinissimo al gol del vantaggio con una deviazione ravvicinata, sugli sviluppi di un corner, sulla quale Muslera è pronto a respingere d'istinto. Subito dopo Pandev da buona posizione manda alto sopra la traversa, ma è qualche minuto più tardi che la Lazio costruisce l'ennesima, ghiottissima, palla gol. Pandev se ne va e innesca Zarate. Il dribbling dell'argentino non lascia scampo a Gamberini ma ancora Frey tocca di quel basta per deviare sul palo esterno il tocco dell'argentino. Esce anche Kuzmanovic a favore di Semioli ma la differenza numerica non si vede e fra Fiorentina e Lazio la gara continua a essere in bilico costante. Al ventesimo Montolivo smarca bene Mutu, ma sul suo traversone rasoterra Muslera anticipa tutti, mentre al venticinquesimo finalmente Vargas trova il fondo e crossa per Gilardino che manda alto. Dall'altra parte Frey continua a respingere ogni iniziativa di Zarate, mentre Pasqual rileva Vargas a un quarto d'ora dalla fine. Il tema della gara, nel finale, vede la Fiorentina riversarsi in avanti, bella sponda di Melo per Comotto che non aggancia a un passo dalla porta, alla ricerca di un gol pesantissimo che, però, non sembra arrivare. Buon per la Fiorentina che, invece, il gol arrivi proprio sul fil di lana. Montolivo libera bene Mutu, il romeno dal limite scarica in porta e sulla corta respinta di Muslera, Gilardino è pronto a ribadire in rete un pallone che vale tre punti d'oro. Con lo stop del Genoa a Roma, e contro una Lazio che a tratti ha dominato, aver vinto oggi significa tantissimo. E non solo in termini di classifica.
Sono due le novità varate da Prandelli per sostituire Santana e affrontare la Lazio. In mezzo al campo Donadel vince il ballottaggio con Gobbi, problemi influenzali per lui, mentre in difesa Zauri parte titolare al posto di Comotto. Con Santana infortunato, spetta a Montolivo il ruolo di trequartista alle spalle del duo offensivo Mutu-Gilardino. Nella Lazio, Rossi porta tre Primavera in panchina e si affida al tridente offensivo Foggia-Zarate-Pandev. In mezzo al campo Matuzalem titolare e l'ex viola della sfida, Christian Brocchi. Pronti via e la gara è subito spettacolare. Montolivo si mette in mostra al limite dell'area senza tuttavia trovare il varco giusto, poi Pandev sul filo del fuorigioco si presenta da solo davanti a Frey che si supera per respingere la conclusione a botta sicura del macedone. Sembra essere la Lazio, comunque, la formazione più tonica e poco dopo la squadra di Rossi va nuovo vicina al gol. Sulla punizione defilata di Foggia, Gilardino prova a intervenire ma non tocca la sfera che con una traiettoria beffarda si stampa sul palo alla destra di Frey. I viola sembrano accusare la maggiore vivacità della Lazio, e non reagiscono con la doverosa lucidità, anzi continuano a rischiare di brutto. Al limite Zarate riceve e scarica in porta dalla destra, ancora una volta la risposta di Frey è superlativa e si rimane sullo zero a zero. Ad aiutare la Fiorentina in difficoltà arriva però l'ingenuità di De Silvestri. Il laziale prima si fa ammonire per un fallo di mano, poi trattiene Montolivo per la maglia in mezzo al campo. La seconda ammonizione di De Marco sembra decisamente severa, ma tant'è, e la squadra di Delio Rossi si ritrova in dieci contro undici. Eppure la superiorità numerica non sembra favorire troppo i giliati che continuano a soffrire le percussioni di un Pandev a tratti imprendibile e la mancata spinta sulle corsie esterne con Vargas che si vede pochissimo e Foggia che fa letteralmente impazzire Zauri. Poco prima dell'intervallo ancora un super-Frey salva i viola. Melo perde un brutto pallone che Pandev trasforma subito in un invito di lusso per Zarate. Sulla conclusione dell'argentino ancora una volta il portierone gigliato si supera. Il primo tempo si chiude sullo zero a zero con le recriminazioni laziali per tre nitide palle gol non sfruttate e un'espulsione, quella di De Silvestri, obiettivamente dubbia. Per i viola poche idee in mezzo al campo, pochi spunti di Montolivo e un'unica occasione, assist di Felipe per Gilardino, stoppata da un fuorigioco ingiustamente chiamato. Troppo poco anche alla luce di quello che Pandev, Foggia e Zarate hanno saputo creare. Nel secondo tempo serve necessariamente un'altra Fiorentina.