FIORENTINA, Un nuovo tour de force
Ciak, si rigioca. perché il turbinare di polemiche post Bayern difficilmente, e giustamente, s'arresterà così. Manca una risposta ufficiale di Platini e della Uefa, manca soprattutto un pareggio importante per la Fiorentina in una data che poteva essere storica nel bene e che invece resterà negli annali come il giorno del sacco di Monaco. Però domani è di nuovo tempo di campionato, di quella Serie A dove a Fiorentina stenta in quanto a risultati e nella quale, se cuore e spirito saranno quelli bavaresi, sognare un nuovo posto nell'Europa che conta non è una chimera.
Domani è tempo di Livorno, derby di Toscana ma derby tra tante virgolette, visto che Firenze, dal canto suo, si considera una ed una sola nel Granducato in quanto a storia e prestigio calcistico, seppur i tempi recenti abbiano regalato ai piani alti, per fortuna, più di una corregionale. E poi il Milan, che dalle nevi del Franchi si trasformerà in una sfida nel fresco di fine febbraio, tiepido ricordo delle polemiche post rinvio. Ed ancora, la trasferta a Roma con la Lazio rinata di Reja, poi la sfida deluxe con la Juventus che il calendario e soprattutto il Dio denaro hanno voluto spostata al sabato pomeriggio, infine di nuovo il Bayern. E lì sarà il secondo inferno in giro di pochi giorni, dalla rivale di decenni a quella di tempi recenti. Dalla Juventus vera a quella di Germania, tutte d'un fiato. In mezzo, però, altre tre gare. Servirà una Fiorentina versione bavarese, per questo immondo tour de force, per la Champions che sarà e per quella che Ovrebo e compagnia fischiante (e non, soprattutto) non possono togliere così ai tifosi viola.