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FIORENTINA, Un sacrificio indolore

di Paolo Bocchi

Si fa un gran parlare in questo periodo della necessaria riduzione del monte ingaggi della Fiorentina. Dopo l'approvazione del bilancio nella riunione di ieri, che ha evidenziato un passivo superiore agli 8 milioni di euro, e in nome del Fair play finanziaro, Pantaleo Corvino dovrà lavorare per ridurre questo disavanzo, anche in virtù della mancata partecipazione alle coppe europee nella prossima stagione.

Nella tifoseria il timore di un ridimensionamento tecnico è palpabile, ma sulla carta potrebbe trattarsi di un timore infondato. Andando infatti ad esaminare la situazione degli stipendi, appare chiaro come i primi della lista siano Adrian Mutu e Sebastian Frey, non esattamente due giocatori qualunque sia chiaro, ma guardando la stagione viola e la composizione della rosa di Mihajlovic, si tratta di due elementi che potrebbero essere sostituiti senza impoverire il tasso tecnico della squadra.

Per quanto riguarda Frey, che è mancato per tutta la stagione, c'è un Boruc che non ha fatto rimpiangere l'assenza del portierone francese, senza contare il giovane e scalpitante Neto del quale molti addetti ai lavori parlano un gran bene. Di Mutu conosciamo tutto, pregi e difetti, ma è indubbio che l'apporto del rumeno quest'anno abbia lasciato parecchio a desiderare, ed il problema muscolare di oggi non è un bel segnale sulla sua integrità fisica. Anche in questo caso il sostituto c'è già, ed è Stevan Jovetic, finalmente aggregato al resto della squadra dopo il lungo calvario dovuto all'infortunio subito in estate.

Un sacrificio che potrebbe essere indolore dunque, e che quest'anno, risparmiando gli ingaggi dei due giocatori, avrebbe consentito alla Fiorentina di chiudere il bilancio in pareggio. Se fossero solo questi i tagli effettuati, presenza di acquirenti permettendo, la competitività della squadra non dovrebbe risentirne.