FIORENTINA, Una notte di dubbi
A pensarci bene la situazione ha un che di paradossale. La Fiorentina che reagisce immediatamente alla bruttissima serata di Roma e trova una vittoria rigenerante contro la prima della classe. Jovetic che entusiasma fra gol, giocate e invenzioni. Vargas che non lo fermi nemmeno se gli spari (licenza poetica...), Gilardino che timbra il cartellino, Donadel che pare un Felipe Melo e un Marchionni finalmente in grado di sfornare assist. Il tutto due giorni dopo un Consiglio Comunale che apre di fatto nuovi scenari in tema di Cittadella Viola. Restava soltanto il sigillo della "pace" fra i tifosi e i Della Valle. Delusi per qualche critica di troppo, questa sera, avrebbero di certo ricevuto gli attestati di stima necessari per ripartire con rinnovata verve.
E invece, in tribuna autorità, non c'era traccia dei proprietari della Fiorentina. Nè del patron Diego, nè del presidente Andrea. Un'assenza che, raccontavano i corridoi del "Franchi", aveva creato dubbi sul lugo del C.d.A. di domani, persino nei vari consiglieri del club gigliato. Gli impegni di lavoro, una certa ristrutturazione societaria, le probabili dimissioni di Andrea Della Valle da presidente della Fiorentina, gli scenari futuri. Tutti argomenti che la presenza del numero uno viola avrebbe potuto chiarire. Così non è stato, e il messaggio, di fatto, non fa altro che confermare un'inversione di tendenza. Quella stessa inversione che potrebbe sancire l'approdo di un nuovo presidente. Da più parti si vocifera di un giornalista, altri sono convinti che invece toccherà all'attuale vice-presidente Cognigni. Fare ipotesi, a qualche ora dal C.d.A., ha poco senso. Si tratta soltanto di aspettare le decisioni dei fratelli Della Valle . Che, però, questa sera, da Firenze, avrebbero ricevuto una nuova risposta.