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FIORENTINA, UNA PARTENZA COSÌ SOLO CON IL PRIMO SOUSA

di Niccolò Santi

Se è vero che la Fiorentina di Vincenzo Italiano figura ancora enormemente vulnerabile nell’ultima frazione di gara, è però impossibile ritenersi insoddisfatti dell’inizio di campionato dei viola. Dopo 16 partite, infatti, in pochi si sarebbero aspettati di ritrovarsi in piena zona Europa, per di più a pari merito con gli storici rivali della Juventus. Gran parte dei meriti, indubbiamente, vanno all’allenatore Vincenzo Italiano, la cui personalità si è imposta in quel di Firenze con una velocità straordinaria.

E, a proposito di velocità, la Fiorentina quest’anno sembra non conoscerne i limiti: la compagine gigliata, finora, ha vinto 9 partite, segnando la bellezza di 27 reti. Va anche detto che, in termini di risultati, le mezze misure non sono contemplate, poiché di pareggi, al sedicesimo turno, nemmeno l’ombra. In ogni caso è interessante notare come un avvio di stagione simile non si prefigurasse da addirittura sei anni, ossia dalla prima avventura di Paulo Sousa a Firenze (dopo l'indimenticabile triennio Montella). 

Non che fosse così complesso immaginarselo, visto che l'ultimo lustro in riva all’Arno è stato calcisticamente sconfortante, sta di fatto che era dal 2015-16 che la Fiorentina non inanellava tanti successi. Col tecnico portoghese in panchina, una volta tagliato il traguardo delle sedici giornate, le reti siglate risultavano già 31 ma i trionfi... 10, cioè - per intendersi - appena uno in più rispetto ad oggi. Insomma, numeri, questi ultimi, in grado di attestare come a Firenze sia finalmente tornato il bel tempo.