FIORENTINA, Una vittoria da grande squadra
La Juventus che vince in dieci contro undici a Catania. I bianconeri perdono Iaquinta, per due ammonizioni che a termini di regolamento ci stanno tutte, e tengono duro fino al liscio finale di Terlizzi che regala a Poulsen il tapin vincente da tre punti. Nel mezzo un rigore per i siciliani, fallo di mano evidente di Marchionni, che grida vendetta. Commento finale, confermato dalle prime pagine in edicola stamani: "Grande Juve". L'Inter stravince a Lecce, d'accordo, ma nel suo curriculum attuale si sprecano le prestazioni opache impreziosite dal gesto del singolo, il più delle volte Ibrahimovic. Un esempio? Al di là del pari interno col Torino, gioverà rivedersi la vittoria interna contro la Sampdoria, dove l'unico spunto di Adriano, proprio lui, è bastato a piegare i blucerchiati inferociti per un rigore negato a Pazzini. Quanto al Milan, poi, se si escludono i recenti colpi di genio di Beckham, sarebbe sufficiente ripercorrere la vittoria striminzita contro la Fiorentina per rendersi conto di come, alla fine, siano spesso gli episodi a decidere le partite.
La morale? Che la Fiorentina, ieri, in termini prettamente calcistici non ha rubato nulla. Anzi, volendo spulciare i novanta minuti, l'unico errore grossolano è proprio contro i viola e contro Gilardino, regolarmente lanciato a rete da Felipe Melo, e ingiustamente fermato per un fuorigioco che non c'era. La squadra di Prandelli, ieri, non ha certamente espresso un grande calcio, e se si fa il conto delle occasioni da rete, ai punti, avrebbe vinto la Lazio. Ma il calcio non è il pugilato. E Frey è un fuoriclasse, così come lo sono Gilardino e Mutu là davanti. Ecco perchè, alla fine, i tre punti conquistati così lasciano il gusto piacevole del quarto posto di nuovo riacciuffato. Ed ecco perchè, se lo si fa costantemente per le "grandi", anche nel caso di Fiorentina-Lazio, si può tranquillamente parlare di "vittoria da grande squadra". Proprio perchè le "big" sanno soprattutto vincere quando giocano male, e quando non è la giornata giusta. E allora varrà la pena archiviare senza troppi rimpianti la vittoria di ieri, e certamente migliorarsi in vista di una trasferta che sa già di spareggio Champions, come quella di Genova contro la squadra di Gasperini. Ma che, per una volta, almeno sia possibile godersi tre punti con i miracoli di un campione del calibro di Frey, e con la zampata di un cecchino come Gilardino. La Fiorentina di ieri, checchè se ne dica, si è dimostrata lo stesso grande.