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FIORENTINA, Uno strano mercato

di Marco Gori

C'è qualcosa di strano nelle mosse che la Fiorentina sta adottando in questa fase iniziale della campagna trasferimenti: un anno fa, con la squadra qualificata per i preliminari di Champions League e con, di conseguenza, la prospettiva di entrate importanti e la necessità di una rosa ampia, fu prima di tutto effettuata una cessione eccellente per poi operare in entrata in maniera abbastanza modesta; stavolta invece, quando tutti si aspettavano delle cessioni importanti per poi effettuare alcuni acquisti mirati, sono arrivati due colpi di una certa rilevanza e di partenze ancora non se ne sono viste. Pantaleo Corvino aveva promesso che la squadra sarebbe stata completa entro il 15 luglio, data della partenza per il ritiro di Cortina; pur considerando il ds viola un uomo di parola, ci pare impossibile che nelle prossime 24 ore possano verificarsi degli stravolgimenti all'interno del gruppo gigliato. Non ci sorprenderemmo tuttavia se prima della partenza per le Dolomiti la Fiorentina mettesse a segno un altro colpo. Ed allora le parole di Corvino avrebbero un significato interpretabile in maniera diversa: a Cortina il nuovo tecnico Sinisa Mihajlovic avrà a disposizione un gruppo ampio che poi "scremerà" in corso d'opera. Ma come?

Iniziamo dal portiere: non c'è bisogno del parere degli Inglesi per capire che l'acquisto di Boruc preluda alla partenza di Frey, pur con tutto il rispetto per Sandro Mencucci che l'ha dichiarato incedibile. Ma cosa ci guadagnerebbe la Fiorentina in termini puramente economici? Sicuramente si libererebbe di uno dei giocatori dall'ingaggio più alto dell'intera rosa, ma Boruc non è certo un giocatore che guadagna poco. E anche la plusvalenza realizzata sui costi dei cartellini sarebbe, almeno per il momento, minima. Senza tener conto della volontà del giocatore, che ha dichiarato espressamente di voler restare a Firenze. A meno che...A meno che le cose per l'estremo difensore francese non cambino nel corso dell'estate, magari con le prime chiamate in nazionale da parte di Laurent Blanc e le prime panchine in maglia viola. Il che vorrebbe dire incremento del valore economico del giocatore e, probabilmente, della sua voglia di misurarci sui palcoscenici più importanti d'Europa.

Saltiamo a pié pari la difesa, dove il pacchetto centrale pare destinato a restare invariato e l'unica novità potrebbe arrivare a sinistra dove però il caso relativo ad Emiliano Insua ricorda sempre più quello di Emmanuel Eboué.

A centrocampo registriamo la presenza di molti elementi adatti a giocare al centro della linea mediana, e di pochi capaci di giostrare ai lati; e chi potrebbe farlo pare puntare i piedi. E' ancora presto per capire se le voci sull'interesse del Bayern per Montolivo rappresentino una boutade o meno, ma guai a dimenticate che la Bundesliga sta diventando il nuovo Eldorado del calcio europeo. E non solo per il germanofono Montolivo.

In avanti, infatti, ci pare difficile capire quale ruolo possa ricoprire Stevan Jovetic nel 4-3-3 di Mihajlovic; e proprio il calcio tedesco, come dimostrato negli ultimi mondiali, potrebbe rappresentare il palcoscenico ideale per un calciatore ancora molto giovane come il Montenegrino.

Che sia in atto una vera e propria rivoluzione? Presto per dirlo, ma così come abbiamo nutrito dei dubbi, vogliamo alimentare delle speranze. Se davvero restasse solo chi è veramente motivato e disposto a non fare polemiche, e se all'allenatore venisse finalmente consegnata una squadra con gli uomini giusti al posto giusto, al di là del loro palmares, sareste poi così dispiaciuti?