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FIORENTINA, Vecchio e nuovo 4-3-3 a confronto

di Simone Bernabei

La stagione della Fiorentina, dopo circa una settimana passata a credere e sognare di poter attuare un 4-3-1-2 con Aquilani trequartista, è partita e si svilupperà col “vecchio” e collaudato 4-3-3. Un modulo questo che vede oggi gli interpreti giusti e soprattutto non “contati come la passata stagione, quando, soprattutto a centrocampo, dovevano spesso essere adattati calciatori che per caratteristiche non erano certo centrocampisti nel vero senso della parola.


Nel 2010-2011, dopo un inizio in cui la faceva da padrone il 4-2-3-1, Mihajlovic si convinse di cambiare, si convinse che quel modulo era forse il più adatto agli uomini che aveva a disposizione ma non quello che lui sentiva suo. Il passaggio al 4-3-3, si è iniziato ad intravedere alla 10° giornata di campionato, che vedeva i gigliati opposti al Chievo (la partita terminò 1-0 con rete decisiva di Cerci). In quel momento la Fiorentina, che era in piena emergenza infortuni, scese così in campo: Boruc; Comotto, Gamberini, Krøldrup, Pasqual; Bolatti, Donadel, Santana; Mutu, Marchionni, Gilardino.


Quest’anno, nella prima partita stagionale col Bologna, l’undici titolare era: Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Jovetic, Cerci, Gilardino. Tutto sommato, soprattutto a centrocampo, si nota una bella differenza, così come in panchina: all’epoca era composta da Vargas, Cerci, Gulan, Avramov, Papa Waigo, De Silvestri e Ljajic. Se paragonata a quella di domenica scorsa (Neto, Silva, Kharja, Nastasic, Munari, De Silvetri e Romulo), qualche cambiamento in positivo salta all’occhio.