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FIORENTINA, Vietato snobbare la Uefa

di Marco Conterio

Il prossimo appuntamento europeo è fissato per la trasferta di Bucarest. Lì conterà solo non perdere: che sia pareggio o vittoria, a questo punto, poco importa. Sognata, raggiunta e abbandonata la Champions League, il cammino europeo della Fiorentina deve andare avanti. Non sarà più l'ora delle dolci musiche nel pre-gara, non sarà come sognare l'Old Trafford o il Santiago Bernabeu, ma la Coppa Uefa non deve assolutamente essere snobbata.

Chi la considera un ripiego, sbaglia. Esperienza. Un termine che è risuonato come una nenia nelle conferenze stampa di Prandelli. "Serve come il pane" ha sempre ammesso il tecnico viola. Ed un bagaglio importante non si mette da parte solo contro Lione o Bayern, ma anche nelle trasferte di Liverpool (contro l'Everton), ed in quelle di Glasgow (contro i Rangers).

Anche perché, dati alla mano, in Coppa Uefa sono ancora in corsa squadroni di livello internazionale. La ripresa delle ostilità, con i sedicesimi di finale, ci sarà il 18 febbraio. Lo Schalke04 di Rafinha e Kuranyi, il Manchester City di Robinho, il Galatasaray di De Sanctis, il Siviglia di Luis Fabiano ed Enzo Maresca, lo Stoccarda di Mario Gomez, il Tottenham di Modric e Bent, l'Aston Villa di Gareth Barry e Agbonlahor, il Milan di Kakà e Ronaldinho, il Valencia di Silva e Villa. Occhio a sottovalutarla. Fuori dall'Italia, non ci pensano neanche a farlo. Anzi. La Coppa Uefa, seppur economicamente sia uno scricciolo in confronto alla Champions, seppur tecnicamente non metta in campo talenti e singoli come Cristiano Ronaldo, Messi o Gerrard, è sempre un trofeo di tutto rispetto. La Fiorentina butti giù il boccone amaro, strapazzi la Steaua e si rimbocchi le maniche. L'Europa, in fondo, non è finita qui.