.

FIRENZE-MILANO-BRUXELLES

di Giacomo A. Galassi

"Sono ore calde, ore decisive". No, per una volta non è una frase legata al calciomercato della Fiorentina bensì alla questione restyling dello stadio Artemio Franchi. Perché a Bruxelles il Governo italiano guidato dal Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, sta portando avanti la causa di Firenze e Venezia che rischiano di veder saltare i due ambiziosi progetti di ristrutturazione dello stadio fiorentino e del Bosco dello Sport. 

Una questione più che ingarbugliata che la Fiorentina guarda da spettatrice interessata ma ulteriormente alterata da problemi che rischiano di far saltare il banco. Rocco Commisso e Joe Barone non si esprimono pubblicamente, lo fa invece la Commissione Europea che attraverso la sua portavoce ha fatto capire chiaro e tondo come la volontà dell'organo europeo sia quello di mettere i bastoni tra le ruote al sindaco Dario Nardella e in un certo senso anche alla Fiorentina.

Come andrà a finire ancora è tutto da capire, perché se è vero che il Governo si metterà in prima linea nella difesa dei progetti, è anche vero che è difficile credere che per questo possa far saltare l'intero accordo del PNRR. Non solo la Fiorentina spettatrice, ma anche i tanti tifosi viola che sperano di riuscire a vedere uno stadio all'avanguardia con i tempi e possibilmente a Firenze. 

Intanto c'è l'Inter, partita che darà il via (finalmente) ad un mese di fuoco per la Fiorentina. La squadra di Italiano non sarà distratta dalle voci sul Franchi ma dovrà ritrovare il ritmo che la pausa ha un po' interrotto. Il calcio giocato metterà in pausa la questione Franchi almeno per qualche ora. Ma aggiornamenti rischiano di arrivare ogni ora e questo potrebbe turbare ulteriormente l'animo dei tifosi.