.

FIRENZE SI ASPETTA CHIAREZZA

di Marco Conterio

Roland Garros viola, atto terzo. Per un servizio dell'uno, segue la risposta dell'altro. E così via, senza sosta, ad intervalli irregolari, senza che Firenze possa ancora udire il "game, set, match" tanto atteso, ovvero la fumata bianca sul futuro di Prandelli in viola. Una partita a distanza, divisi dalla metaforica rete mediatica, quella che i Della Valle ed il tecnico viola stanno giocando in questo periodo. "Mi piacerebbe che il nostro allenatore si prendesse questo impegno davanti a tutti i tifosi della Fiorentina, vorrei trovare nell'uovo di Pasqua una letterina firmata da Prandelli dove si dice: 'Io il prossimo anno non andrò alla Juve'", Don Diego dixit. Dunque, stante la situazione attuale, il "sono pronto a firmare cinque anni" forse non è bastato? Così è, se vi pare.

Scenari oscuri, che attendono risposte, chiarezza. Diego Della Valle, nell'intervista a La Gazzetta dello Sport di ieri, è stato cristallino, sia che lo si legga da parte Guelfa che da parte Ghibellina della disfida a distanza. Ha chiesto chiarezza, al tecnico gigliato. Chiarezza su sirene bianconere che da Torino risuonano in continuazione, verso le quali non c'è stato un niet tout-court da parte di Prandelli. Che ieri non ha risposto al Precetto Pasquale, che oggi però dovrà farlo in conferenza stampa.

Firenze lo spera, se lo augura. Il messaggio dei giorni passati alla società non è bastato, evidentemente. Manca l'incontro decisivo, che si terrà dopo la Coppa Italia. "Ma per parlare di cosa, visto che non ci sono novità sul progetto?". Parola di Diego Della Valle. Dubbi, interrogativi, ai quali Cesare Prandelli oggi dovrà rispondere. Uscendo allo scoperto, come ha fatto il patron viola, con un "farò", più che con un "sono disposto a fare". E' quello che Firenze si augura con tutto il cuore. Partite di tennis così, a distanza, logorano il cuore dei tifosi, vogliosi di vedere sulle rive dell'Arno la splendida Fiorentina degli ultimi anni. Dei Della Valle e di Prandelli.