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FIRENZE SUONA "LA SVEGLIA", ORA SERVONO 6 PUNTI

di Luciana Magistrato

Firenze suona la sveglia, alla vigilia di una serie di partite troppo importanti per rimanere inermi. La sconfitta di ieri a Bergamo è stato l'ennesimo segnale di una squadra troppo molle per impensierire gli avversari, timorosa non si sa di cosa, con quel dialogo tra Pezzella e Prandelli a fine gara che sembra lo specchio della disperazione di chi non sa veramente più che fare. E allora squadra in ritiro e tifosi (oggi quelli della Fiesole) che fanno sentire il loro appoggio incondizionato ma non infinito, come invece l'amore per la maglia che ancora fa sperare in una stagione migliore. Gli errori vengono da lontano (squadra costruita male e scelte tecniche sbagliate evidentemente) ed è inutile ora piangersi addosso, l'obiettivo comune deve essere venirne fuori insieme. E non basta cercare nemici fuori dal centro sportivo perché i veri nemici sono l'apatia e la mancanza di reazione che sembra albergare nella squadra, indipendentemente dal manico. Ora è il momento di reagire perché in una settimana al Franchi arriveranno il Sassuolo e il Verona ed è obbligatorio conquistare i 6 punti per dimostrare che la Fiorentina come rosa non è seconda a nessuna e per allontanare lo spettro della retrocessione: la classifica in fondo è corta e due vittorie rilancerebbero i viola. Nella scorsa stagione al Franchi proprio il Sassuolo portò via 3 punti dolorosi per i viola, il Verona 1 e sulle panchine siedono proprio quegli allenatori che la dirigenza aveva sondato e batterli avrebbe un significato ancora più grande. Ma è davvero il momento di svegliarsi, tutti: il resto non conta.