FORMAZIONE, Quale Fiorentina in campo all'Olimpico?
Altro giro altra corsa. La Fiorentina che scenderà in campo domani sera all'"Olimpico" contro la Lazio potrebbe essere diversa sia da quella schierata da Cesare Prandelli a Lione che da quella che domenica ha superato il Bologna al "Franchi". "Il turnover è giusto e necessario": lo ha ribadito Alberto Gilardino, lo confermano i numeri: 4 partite in 9 giorni, roba da far impallidire la Premier League. Rotazione di uomini, ma anche di schemi: del resto Cesare Prandelli è considerato dalla maggior parte degli addetti ai lavori come il tecnico più capace nel cambiare modulo sia di partita in partita che a gara in corso. E negli ultimi tempi il "mago di Orz" si è rivelato un maestro anche nelle sorprese dell'ultim'ora. Difficilissimo quindi ipotizzare sia l'undici titolare che affronterà la Lazio sia come esso sarà disposto dal tecnico lombardo. Noi ci proviamo comunque, andando per gradi e valutando ogni possibilità. Intoccabile Sebastien Frey, solo in occasione della Coppa Italia gli sarà forse concesso un po' di riposo. Sull'out destro del reparto arretrato, Luciano Zauri appare favorito per un posto da titolare, anche in considerazione delle motivazioni psicologiche che la gara contro la sua ex-squadra potrebbero fornirgli; attenzione però allo scalpitante Comotto, mentre Martin Jorgensen, seppur pienamente recuperato, potrebbe essere risparmiato in previsione dell'incontro che, sei giorni più tardi, vedrà affrontarsi Firentina e Steaua. Grande incertezza al centro della difesa, dove potrebbe essere deciso di non chiedere troppo al preziosissimo Gamberini; al suo posto pronto Manuel Da Costa; probabile invece l'avvicendamento tra Kroldrup e Dainelli, mentre, e qui veniamo alla corsia sinistra, è atteso il ritorno di Vargas. A centrocampo un altro punto fermo potrebbe essere Felipe Melo, leggermente più fresco rispetto ai compagni di squadra dopo la sosta forzata nella trasferta di Napoli. Da qui iniziano i dubbi sul modulo, col brasiliano che potrebbe giostrare al centro di una linea mediana a tre o costituire il vertice basso del famigerato "rombo". Qualunque sia lo schema che Prandelli deciderà di adottare, il centrocampo gigliato dovrebbe vedere il rientro di Almiron e Montolivo. Veniamo così al dubbio Santana, un giocatore cui Prandelli sembra intenzionato a concedere ancora fiducia ma la cui condizione appare piuttosto appannata. Sia l'argentino che Kuzmanovic potrebbero costituire il vertice alto di un centrocampo a 4, mentre l'ex palermitano partirebbe decisamente avvantaggiato qualora venisse adottato lo sperimentato 4-3-3. Dubbi anche in attacco, dove pare scontato il ritorno di Mutu mentre potrebbe arrivare un turno di meritato riposo per Alberto Gilardino. L'ex rossonero è considerato, da Prandelli e non solo da lui, un giocatore irrinunciabile, ma in una stagione che conterà minimo 47 partite, prima o poi verrà anche per lui il momento di riprendere fiato. E a sostegno di questa tesi ci sarebbero i precedenti della scorsa stagione: nei tre incontri disputati da titolare contro i biancocelesti, due dei quali proprio all'Olimpico, Giampaolo Pazzini andò sempre a segno.