FORTEMENTE VOLUTO MA NON COSI' FORTE, PER ORA
Ho un conflitto interno riguardo ad un calciatore viola. È francamente antipatico infierire su chi già non se la passa bene (calcisticamente parlando, si intende) ma ritengo che ognuno debba fare e dare il suo alla causa viola e la pazienza potrebbe essere agli sgoccioli. Non credo sia difficile capire a chi mi riferisco e un po’ mi duole doverlo “bocciare” perché Nzola non ha colpe se veste la maglia della Fiorentina ed io ero fra coloro che pensavano in un miglioramento del nostro attacco. Il mio cuore di tifosa mi direbbe di sostenerlo a prescindere, di aspettare che la benedetta forma fisica ed intesa coi compagni si affini ma non ho la saggezza di Italiano quando dice “manca solo la zampata dei nostri numeri 9 ma continuando così è impossibile non buttarla dentro”. La mia testa però non riesce ad essere veggente, a prevedere questo miglioramento e in questo momento confida poco nella svolta dell’attaccante angolano che anche ieri è parso impacciato, in ritardo, spreciso e sprecone e a lungo andare potrebbe esplodere un caso Nzola.
Bisogna dire che coi centravanti non abbiamo molta fortuna anche perché di bravi conclamati non ne abbiamo comprati. Comunque M’bala mi fa una grande simpatia e spero che mi smentisca già da lunedì. La stessa smirata fiducia che il Mister ripone in Nzola, da lui fortemente voluto, non viene concessa a Beltran e questo non mi piace. È vero che bisogna puntare su un titolare e confidare nella consacrazione definitiva (Vlahovic docet), ma se non si sblocca la situazione del numero 18 forse sarebbe meglio virare sull’argentino. Poi riconoscere di avere momentaneamente, e vorrei sottolinearlo, sbagliato a credere che l’ex spezzino potesse esplodere a Firenze non è facile e quindi mi auguro che le visioni del Mister trovino certezze e soprattutto gol.
Io sono una nostalgica, mi piacciono le cose vecchie e quando Italiano dice che “siamo tornati all’antico” mi esalto, però trattandosi della Fiorentina e delle sue precedenti, ma ancora attuali, difficoltà a segnare, non sono per niente contenta perché se ho gioito delle prodezze dei nostri difensori goleador, non posso che preoccuparmi se non inizia a segnare chi indicato per ruolo. Zero gol da parte dei centravanti non è cosa buona e giusta.
Visto però che anche gli esterni sono attaccanti, come sottolineato dal nostro allenatore, non possiamo che fare i complimenti all’ennesimo gol di testa di Nico Gonzalez. Rientrato dall’infortunio, ci fa apprezzare come sia tornato subito al top e conferma quanto la squadra sia dipendente dal suo gioco e dalle sue prodezze. Dall’altra parte invece Sottil continua ad essere un eterno incompiuto, un ragazzo che speriamo esploda, ormai da troppo tempo e siamo ormai al game over, chiaramente per me. Sembra che voglia spaccare il mondo, ma poi finisce per inciampicare su se stesso, mette in campo tanta foga e poca sostanza.
Con queste considerazioni è chiaro che siamo a piangere sul latte versato, sulle occasioni che non abbiamo concretizzato, sui punti che abbiamo lasciato allo Stirpe di Frosinone pareggiando una partita che nel primo tempo pareva in discesa. Poi, nella seconda parte della gara, non abbiamo giocato e abbiamo regalato l’ennesima prima volta, ovvero il primo gol in questo campionato, a Soule che ha insaccato nello stesso modo e sulla stessa zolla di Nico.
A fronte del rientro di Gonzalez abbiamo perso in difesa pure Biraghi, in giornata sapremo per quanto, e a Frosinone ha stupito vedere in formazione sia lui che Parisi sulla destra, ma Kayode è sempre pronto alla bisogna anche se per giocare è costretto a sperare che si azzoppino tutti, visto che dopo Dodò si è fermato il capitano. Si scherza, eh!
La Signora in viola