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FRA AVVISTAMENTI E PRESUNTI INFORTUNI

di Daniel Uccellieri

Continuano i rumors intorno a Mario Gomez: da settimane Firenze è letteralmente impazzita per il bomber tedesco, tanto che c’è chi giura di averlo avvistato a Firenze in più occasioni. Nella giornata di ieri Mario non si è presentato al campo di gioco per disputare la prima amichevole con Guardiola come allenatore: questo ha alimentato mille voci di mercato, con il club bavarese che alla fine se l’è cavata con il classico problemino fisico, un presunto colpo al piede. Verità o pretattica? Difficile saperlo, quello che sappiamo è che Gomez ancora non ha calcato il suolo italico, ma lo farà sicuramente questo giovedì, quando il Bayern Monaco sbarcherà in Italia per iniziare inizierà il ritiro estivo a Riva del Garda.

Magari in quell’occasione, vista la relativa vicinanza,  la Fiorentina proverà l’assalto decisivo per portare a Firenze il bomber che sta facendo impazzire migliaia di tifosi. L’accordo col giocatore c’è da tempo, con Gomez pronto a sposare la causa viola: 4 milioni per 4 anni, con i diritti d’immagine lasciati completamente in mano al giocatore (la Fiorentina è una delle poche squadre europee ad attuare questa politica sui diritti d’immagine). Il Bayern chiede 20 milioni, Pradè ne ha messi sul piatto 15: la sensazione è che l’accordo sia dietro l’angolo.

Certo, la Fiorentina deve prima vendere Jovetic e per il montenegrino non ci sono novità: la dirigenza gigliata è arroccata dietro la richiesta di 30 milioni di euro, cifra che per adesso nessuno ha offerto. La Juve è ferma a 22 più qualche contropartita tecnica (sicuramente il cartellino di Marrone, più uno fra Matri, Quagliarella, Isla e forse Gabbiadini, anche se quest’ultimo pare promesso alla Sampdoria nell’ambito dell’affare Zaza). In Inghilterra nessuno ha alzato il telefono per Jovetic: solo il City lo ha affatto, ma con un offerta che non è stata presa in considerazione dalla Fiorentina (12 milioni più il cartellino di Pantilimon).

L’attesa cresce, la sensazione è che la settimana che verrà potrà essere decisiva su diversi fronti, in particolar modo su quello tedesco.