FRA DELUSIONI E SOGNI DI GLORIA
L'amarezza e la delusione della dirigenza, da una parte. La legittima voglia di sognare e di puntare al massimo da parte del gruppo, dall'altra. Nel mezzo la tifoseria che attende segnali per entusiasmarsi e spingere i propri beniamini verso i loro obiettivi. Forse, per chiudere definitivamente la querelle apertasi nelle ultime 48 ore, sarebbe il caso che la parola fine la mettessero le due figure che, a livello di dichiarazioni, mancano all'appello. I fratelli Della Valle e Cesare Prandelli. Perchè se è vero che i proprietari della Fiorentina sono delusi dal clima fiorentino, lo ha confermato Corvino stesso ieri in conferenza stampa, è altrettanto vero che gli stessi giocatori, ultimo in ordine temporale Cristiano Zanetti ma già Marchionni aveva lanciato qualche segnale facendo riferimento al Wolfsburg (sarà mica lo stile Juve?), non possono fare a meno di giocare sempre e comunque per vincere.
Una tesi che, immaginiamo, lo stesso allenatore Prandelli è pronto a sposare di fronte a ogni gara che attende la Fiorentina. Ma, al di là dei pareri contrastanti che arrivano direttamente da casa viola, è il popolo gigliato che ha bisogno di messaggi chiari, e definizioni precise. Gli obiettivi a medio lungo termine della società, le speranze e gli impegni da prendere per la Cittadella, le eventuali mosse di mercato che, a gennaio, dovrebbero rinforzare la rosa. Complice la pausa del campionato ci sarebbero i tempi e gli spazi giusti per spazzare via qualsiasi dubbio sulla bontà del progetto Fiorentina. Dubbi che, sia chiaro, nessuno avanza ma che, al tempo stesso, non possono essere ignorati anche e soprattutto a fronte di 4.000 abbonamenti in meno.
Se i giocatori invitano a sognare lo scudetto interrogandosi sul perchè di tutto questo scetticismo, e la dirigenza tira il freno a meno su ogni sogno di gloria senza cittadella, e se Prandelli si dice soddisfatto di una campagna acquisti che, ai più, è sembrata deludente.... Se insomma dalla Fiorentina i segnali sono tra loro contrastanti...a chi devono credere i tifosi?