.

FRANCHI CROCE E DELIZIA: ORA È IL SESTO IN SERIE A. IN ATTESA DELL'OMAGGIO A SANDRO RIALTI

di Andrea Giannattasio

In attesa di capire se e quando la Serie A potrà riprendere, è tempo di fare le prime analisi su quello che le prime ventisei giornate del massimo campionato già in archivio hanno portato in dote. A cominciare da quella che è la casa della Fiorentina, il tanto discusso Artemio Franchi che nonostante le condizioni fatiscenti di gran parte dei settori e il braccio di ferro a distanza tra il Comune di Firenze e Rocco Commisso è ancora destinato per molti anni ad ospitare le partite del club viola nella speranza di vivere stagioni decisamente più ambiziose di quella che si è interrotta da circa un mese.

I numeri raccolti fino a questo momento dall’impianto di Campo di Marte raccontano che nelle 13 gare interne giocate da Pezzella e compagni si sono alternate ben 457.478 persone, un dato molto alto figlio degli oltre 29.000 abbonati che due domeniche al mese hanno garantito il loro posto sui gradini del Franchi e di almeno 5-6mila biglietti singoli staccati dalla Fiorentina per gli eventi sportivi al Franchi. Volendo pertanto fare una media sul pubblico solamente presente, il dato ricavato parla di 35.191 tifosi mediamente presenti per le sfide interne della squadra gigliata, numero davvero alto che colloca il pubblico di fede viola al 6° posto di tutta la Serie A: davanti ci sono soltanto gli spettatori di Inter, Milan, Roma, Lazio e Juventus. 

Rispetto alla passata stagione, l’incremento degli spettatori (sulla base per il momento dei primi 13 turni interni, in attesa che si giochino i restanti 6) parla di un +13,05% rispetto al 2018/19, quando la media-spettatori si era fermata a 31.130. Le partite che hanno avuto più pubblico sugli spalti sono state quelle contro la Juventus (40.312 con tutto esaurito), l’ultima con il Milan (39.769) e quella di inizio stagione contro l’Udinese (37.963). Il dato più basso collezionato è invece quello registrato il 3 novembre contro il Parma (ovvero 32.479). Numeri dunque molto alti che testimoniano ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che il popolo viola merita di avere quanto prima o un nuovo stadio o per lo meno un Franchi fortemente riammodernato, senza scale “groviera”, ruggine ovunque e bagni fetidi. 

Un pensiero che più volte, in tal senso, aveva espresso anche un decano del giornalismo sportivo a Firenze come Alessandro Rialti, scomparso all'improvviso ieri notte all'età di 69 anni. Quel posto in prima linea nella tribuna stampa del Franchi (lato curva Ferrovia) rimarrà per sempre vuoto ma la speranza è che quando tutto tornerà alla normalità, dopo la fase più dura del contagio da coronavirus, la Fiorentina e il Comune di Firenze vogliano in qualche modo ricordare la firma del CorSport con un'iniziativa esemplare. Intitolandogli, suggeriamo noi, proprio quella tribuna stampa (ad oggi senza nome) che per decine di anni lo ha visto protagonista nel raccontare le gesta della sua amata Fiorentina. Dopo la sala stampa a Manuela Righini e il centro sportivo a Davide Astori, un altro nome del firmamento fiorentino meriterebbe adesso il giusto riconoscimento in quella che è stata a lungo la sua seconda casa.