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FREY, E' lui il primo sacrificato?

di Matteo Magrini

"Se ne andrà solo chi la socetà non riterrà più funzionale al progetto del nuovo allenatore". Parole e muscia di Mario Cognigni nel giorno della presentazione di Sinisa Mihajlovic. Ma chi, tra i big, è considerato un "di più" dal tecnico serbo e dalla società viola? Tutte le strade, al momento, portano a Sebastien Frey.

Grandissimo portiere, e la Fiorentina lo sa, ma anche in la con gli anni e soprattutto con più di un problema fisico. Il ginocchio, soprattutto, non ne vuol sapere di mettersi a posto e Seba, ogni stagione, è costretto a un lavoro enorme per tenersi a posto. Questo dal punto di vista della società, che non a caso si sta muovendo (concretamente) per portare a Firenze un nuovo numero uno.

C'è poi a volontà del francese. "Sul futuro sto riflettendo molto, ho bisogno di nuove motivazioni". Come dire, l'ipotesi di un trasferimento non è che gli dispiacerebbe poi molto. Anzi. Resta da vedere cosa riserva, il futuro. La volontà di Seba è di vincere qualcosa. Un'idea in stile Prandelli: "Sono venuto a Firenze con un sogno, quello di vincere qualcosa. Se non è più possibile devo ripensare alle mie scelte". Ricordate? In linea di massimo è lo stesso pensiero del portierone, che ai tempi di calciopoli si disse pronto a parare per la Viola anche in serie B, o C.

Ora no. Ora la storia è cambiata. Il rapporto con la società, probabilmente, non è più così forte e c'è chi racconta di un Frey piuttosto infastidito per i moviemtni di Corvino alla ricerca di un nuovo portiere. Tante, piccole cose che portano verso l'addio. Resta da capire quando, e soprattutto come. C'è una clausola da 12 milioni, è vero, ma sembra difficile trovare qualcuno disposto a pagarla. Più facile ipotizzare una cessione per qualcosa meno. Cifre? Diciamo che 8-9 milioni alla Fiorentina potrebbero anche star bene. Manchester United, Aston Villa, ma soprattutto Arsenal ci stanno pensando. Corvino aspetta.