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FREY, Via tutti i sassolini....

di Marco Gori

Dopo mesi di silenzio, Sebastien Frey torna a parlare. Lo fa senza risparmiare colpi a nessuno, in primis a Cesare Prandelli, a dimostrazione che nella passata stagione qualcosa che non funzionava nello spogliatoio c'era eccome, visto che a parlare è proprio uno dei componenti di quella "colonia parmense" che l'attuale CT della nazionale ha tanto voluto a Firenze. Il portiere francese non si nasconde nemmeno quando si tratta di analizzare la scelta della società di acquistare Artur Boruc. Ma le esternazioni di Frey, seppur taglienti come una lama affilata, nascondono in se' qualcosa di costruttivo. Perché il messaggio che l'estremo difensore transalpino manda è estremamente chiaro: "La squadra è con Mihajlovic. É un uomo vero, dalla mentalità vincente. Dentro lo spogliatoio è rispettato, nessuno lo ha mai messo in discussione e nessuno si è offeso per le sue critiche dopo Lecce". Si è spesso parlato della mancanza di un leader dopo la partenza di Dainelli e Jorgensen: non è toccato a Frey prenderne il posto, perché la squadra ha deciso altrimenti; siamo in democrazia, e certe scelte vanno rispettate. Ma ci pare innegabile che il 30enne di Thonon Les Bains sia un uomo di grande carisma. E in un momento così delicato ben venga chi ha voglia, come lui, di continuare a lottare e vincere con la maglia viola.