FUGA IN OLANDA: AMRABAT E UN DESTINO IN BILICO. MA LA VIOLA NON HA FRETTA
Si è preso qualche giorno di tempo per pensare. E per decidere. Sofyan Amrabat in queste ore ha raggiunto Huizen, alle porte di Amsterdam: casa sua. È lì che assieme alla famiglia - e in particolare il fratello Nordin - si prenderà almeno tutto il weekend per analizzare cosa fare del suo futuro. Una cosa è certa, le strade tra il marocchino e la Fiorentina sono destinate a separarsi. E in un certo qual modo, dopo il quasi-strappo di fine gennaio ricomposto a tempo di record alla luce delle offerte che erano arrivate a fine sessione invernale da parte del Barcellona, glielo aveva promesso anche la Fiorentina che alla fine la sua volontà di spiccare il volo sarebbe stata accontentata.
D’altronde, che la mente del regista fosse proiettata verso altri lidi lo si era capito già dopo le prime prove in Qatar con la sua Nazionale: “Sofy sogna la Champions. O la giocherà con la Fiorentina oppure se ne andrà” era quanto filtrava già ad inizio dicembre 2022 dal suo entourage. L’8° posto della Fiorentina, il mancato successo in Conference e le numerose richieste che sono arrivate sul suo conto nell’ultimo mese (Barcellona ed Atletico Madrid in testa) hanno solo contribuito a confermare la prospettiva del divorzio è quella più concreta. Altro elemento decisivo è stato il furto subìto nella sua abitazione di Bagno a Ripoli un mese fa: l’ennesimo pretesto per cambiare aria.
A partire dalla prossima settimana dunque - difficilmente infatti accadrà qualcosa tra oggi e domenica - si aprirà il braccio di ferro per capire il da farsi sul conto dell’ex Verona. Joe Barone pochi giorni fa ha fatto intendere che il processo che porterà all’addio del mediano sarà “molto lungo” e la sensazione è che pur di ottenere la cifra auspicata (almeno 30 milioni, visto che il contratto scadrà nel 2025 se il club farà valere l’opzione) la Fiorentina sia disposta ad aspettare ancora molto. Forse anche un mese. Dal pensatoio di Amsterdam nel frattempo sono attese novità.