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FUORI I SECONDI

di Luciana Magistrato

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E così stasera contro il Celta Vigo, fuori i secondi (nel senso di riserve) perché Paulo Sousa inizierà a testare la squadra che porterà avanti durante la stagione anche se il vero banco di prova sarà l'Austria quando tutti i nazionali avranno più di qualche allenamento nelle gambe dopo le vacanze. Rispediti Bangu e Diakhate in Primavera e Mancini, Zanon e Minelli verso altri lidi, la lista dei convocati si è alleggerita di alcuni ragazzi rispetto a Cesena dove il tecnico ha portato una squadra tris (neanche bis insomma) mentre stasera Sousa opterà per una formazione di big. Assenti giustificati Bernardeschi appena rientrato dalle vacanze, Mati comunque reintegrato in gruppo e l'infortunato Dragowski.

L'estate ha portato due certezze, Rossi e Zarate e probabilmente toccherà a loro guidare una formazione che deve quanto meno presentarsi bene davanti al proprio pubblico. Tra i pali in realtà dovrebbe giocare Lezzerini più che Tatarusanu (che ha giocato a Cesena), con il laziale da anni con le valigie in mano ma poi ancora in viola a giocarsi e sue chances. Difesa a quattro, la novità di questa estate con Tomovic, Gonzalo, Astori e Alonso che poi rifiateranno con la staffetta di Diks e Bagadur; Borja Valero e Vecino dovrebbero essere i due mediani davanti alla difesa se Sousa giocherà con il 4-2-3-1 altrimenti sarà Hagi ad arretrare a mezzala. Ilicic e Zarate con il rumeno nella eventuale linea a tre del primo modulo o gli esterni ad affiancare Rossi con Chiesa e Kalinic Che però scalpitano.

Magari ci sarà un'altra chance in corsa anche per il deludente Babacar visto a Cesena, in attesa di capire il suo destino. Un destino che Corvino dovrà sciogliere in fretta se vorrà avere soldi in cassa e accontentare il tecnico con altri rinforzi, soprattutto in difesa, prima che inizi ad esprimere pubblicamente il proprio disappunto. In campo prima schierando i giovani e nella conferenza stampa post gara del Manuzzi Sousa d'altronde ha già dimostrato che non farà bel viso a cattivo gioco nonostante il buon rapporto con il dg Corvino.