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FUTURO IN BALO

di Lorenzo Di Benedetto

Facundo Sebastian Roncaglia. Il primo acquisto estivo della nuova Fiorentina, e anche il primo idolo indiscusso della città. Sembra trascorso un secolo da quando il guerriero viola era sulle prime pagine di tutti i giornali, grazie alle sue ottime prestazioni di inizio stagione, grazie alla sua grinta che aveva fatto dimenticare a tutti la svogliatezza che Firenze aveva dovuto vedere nelle due stagioni targate Sinisa Mihajlovic e Delio Rossi. Fu proprio lui il giocatore che venne “eletto” come uomo immagine della rinascita della squadra viola, ma dalla gara contro la Sampdoria del 2 dicembre scorso, giorno della sua prima panchina per scelta tecnica, qualcosa si è rotto.

Il difensore argentino è pian piano sceso nella gerarchia difensiva di Vincenzo Montella, Savic e Tomovic si sono guadagnati, settimana dopo settimana, una maglia da titolare, e per Facundo non c’è mai più stata occasione di mettersi in mostra. Fino ad arrivare alla gara di sabato scorso contro il Cagliari, che ha visto Roncaglia tornare nell’11 titolare. La prestazione dell’ex Boca Juniors è stata a dir poco disastrosa, con l’errore in occasione del primo gol che è costato tanto alla Fiorentina. La sua prima volta nella difesa a quattro non ha dato i risultati sperati e domenica contro il Milan avrà (probabilmente) una delle sue ultime possibilità di dimostrare a Montella il suo valore.

Non ci sarà Gonzalo Rodriguez per squalifica, ed ecco che Roncaglia potrebbe trovare spazio al centro della difesa, e non più come terzino destro. L’avversario non sarà dei più semplici, con Balotelli che guiderà l’attacco rossonero verso quel secondo posto che ormai è il vero obiettivo dichiarato dalla società di via Turati. Proprio Balotelli potrebbe costituire la motivazione in più per Facundo Roncaglia, senza dimenticare le ottime prestazioni del numero 4 viola nelle prime giornate di campionato. Il centravanti rossonero potrebbe essere l’avversario migliore per lui per uscire dalla sua personale crisi. Firenze attende di rivedere il guerriero del quale si era innamorata, perché nonostante la sconfitta di domenica contro il Cagliari il terzo posto resta un traguardo raggiungibile per la squadra viola.