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FUTURO IN BILICO

di Marco Sarti

Certe volte il segno del cambiamento si nota sui giocatori simbolo. Proprio quelle volte, la rivoluzione è spietata, fredda. E' il caso del capitano Alessandro Gamberini, una vita passata con la maglia viola addosso, una vita che lo ha portato dai campi del Chievo o di Novara fino alle platee dell'Allianz Arena e di Anfield Road e ritorno. C'è stato un tempo in cui Gamberini e la Fiorentina sono cresciuti insieme. Con Prandelli, il centrale bolognese ha vissuto le sue stagioni migliori, tanto da diventare, seppur per poche partite, anche il centrale titolare della Nazionale. Tutto sembrava andare a gonfie vele ma poi, nel secondo anno di Champions, la flessione, dovuta anche a qualche infortunio di troppo. Prima la spalla e poi altri infortuni lo fermano nel periodo più stimolante. Da quel momento, lui e la Fiorentina, subiscono una involuzione totale. In coppia, come sempre, il ragazzo bolognese e i viola sono passati dalle stelle alle stalle. Dalla Champions fino alla lotta salvezza. Un bel salto. Intanto la Nazionale punta su altri centrali e lui perde anche la possibilità di giocare il Mondiale 2010. La fascia di capitano, che la società gli riserva come sostituto di Montolivo, non è un grande onore viste la prestazioni della squadra. Lui continua a tirare la carretta senza risultare mai il peggiore né il colpevole del naufragio della gestione Sinisa. Con Delio Rossi, poi, i rapporti sono tutt'altro che idilliaci. Il tecnico romagnolo non lo vede titolare inamovibile, tanto da preferirgli anche un giovane rampante come Camporese. "Il Gambero" non la prende bene, e i rapporti si fanno tesi. Adesso, estate 2012, le strade del difensore e della Fiorentina si potrebbero separare, consensualmente. Su di lui l'interesse del Napoli e di squadre estere come Everton e Bayer Leverkusen è forte e il suo procuratore si è dimostrato possibilista. D'altronde, la Fiorentina vuole cambiare e lui è uno di quei giocatori vendibili per fare cassa. Non resterà che aspettare qualche settimana, dunque, per sapere se questi saranno gli ultimi mesi in viola per un ragazzo, un capitano, che ha rappresentato bene la parabola della Fiorentina degli ultimi cinque anni.