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FUTURO, Le certezze viola e il rischio Gila

di Lorenzo Marucci

Non sono passati inosservati alcuni concetti espressi oggi dall’amministratore delegato viola Mencucci. Il dirigente, dopo aver scacciato l’idea di un confronto della società con i contestatori più duri, ha spostato il discorso sull’immediato futuro e sulla costruzione della nuova squadra. Parlando di Montolivo, è emersa una certa intransigenza della Fiorentina, facendo capire che la società non cederà ai ricatti di chi lo vorrà acquistare negli ultimi giorni del mercato. L’impressione è che se Montolivo dovesse restare alla Fiorentina rischierebbe davvero di essere un separato in casa. Parole di aperture nei confronti dell’ex capitano non ci sono state, anzi l’ad ha parlato di ‘giochi già fatti’ riferendosi alla decisione del centrocampista di non continuare il rapporto con la Fiorentina. L’invito di Mencucci a tutti i protagonisti della vicenda Montolivo a fare una riflessione seria e corretta pare anche un messaggio preciso al Milan, perché in effetti i rossoneri se vorranno il giocatore dovranno presentare un’offerta in tempi brevi (e pari ad almeno dieci milioni di euro). Su ciò che invece accadrà a proposito di Gilardino ha preferito non dare certezze assolute. Quel ‘la mano sul fuoco non ce la metto’  lascia spazio a più di un dubbio. L’idea che la partenza di un giocatore viola verrà sostituita dall’arrivo di un altro calciatore più forte non pare di primo acchito semplicissima. Gilardino arriva da una stagione non esaltante (ma ha segnato pur sempre dodici reti) e trovare un suo adeguato sostituto non è così facile, soprattutto in pochi giorni. Si è parlato di Maxi Lopez, così come di Amauri, ma non è ancora tramontata l’ipotesi Cassano che potrebbe giocare in avanti insieme a Jovetic, per una Fiorentina senza punti di riferimento offensivi. L’eventuale partenza di Gilardino ad agosto inoltrato potrebbe comunque essere abbastanza rischiosa. Forse troppo