GAMBERINI, L'ultimo dei Mohicani
Taglio da Chingachook, sguardo da duro, movenze da spaghetti western. L'Ultimo dei Mohicani è tornato. Alessandro Gamberini è di nuovo in formato muraglia bolognese, dopo una stagione vissuta tra alti e bassi, legati per lo più ad una condizione fisica altalenante. C'era un tempo in cui tutti lo consideravano uno dei tre centrali più forti del Belpaese. Poi, annata agli almanacchi, il suo appeal è andato scemando, sino al ritorno nelle prime pagine di questa stagione.
Anche lui, grazie al Liverpool. Perché Fernando Torres è stato eletto da giurie nazionalpopolari l'attaccante più forte del mondo. Guai a considerare ipotesi di proprietà transitive, perché la prestazione del Franchi contro i Reds eleverebbe sin troppo in alto lo status del Gambero. Che però ha stoppato come pochi altri nel globo El Nino: di fisico, di astuzia, anche di velocità. Con quel suo piglio da condottiero mai domo, ha preso a sportellate anche Zarate e Rocchi, docili agnelli al cospetto della barriera umana eretta da lui e Kroldrup.
E' tornata anche la Nazionale. Già, l'azzurro. Lippi vive con il gruppo storico sugli altari: Cannavaro, Chiellini, ora Legrottaglie. L'Italjuve, l'hanno definita in tanti. Ma se Chiellini merita un posto dal primo minuto, stagione 2009/10 alla mano, gli altri due bianconeri stanno facendo meglio o peggio di Gamberini? Uno è, gioco forza, in fase calante, anche se le ultime cartucce pre-Mondiale sudafricano le sta dosando con saggezza. L'altro, dopo l'ennesimo exploit della scorsa annata, è tornato su livelli buoni ma non certo sull'eccellenza del centrale viola. Che si merita una maglia da protagonista, anche con l'Italia, perché guerrieri come l'Ultimo dei Mohicani si contano sulle dita di una mano.