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GARANZIA DELIO

di Tommaso Loreto

Entrato ed acclamato in stile salvatore della patria, adesso, Delio Rossi, sta probabilmente riflettendo. Il tecnico comincia a vivere da vicino le problematiche e i punti di forza della squadra, i lati oscuri delle stanze societarie e i programmi da provare a realizzare sul mercato. Di certo, scanso equivoci, lui c'ha messo subito la faccia. Affrontando una conferenza stampa nella quale, come detto su queste pagine, sarebbe probabilmente toccato ai proprietari del club fare luce sul futuro. 

Ma non si è limitato al solo porsi di fronte ai taccuini lo sbilanciamento di Delio. Perchè, di fatto, è stato lo stesso allenatore a rilanciare quel poco che oggi sembra essere rimasto il "progetto Fiorentina". Chiarendo che, come lo è stato per lui, Firenze deve essere prima di tutto un punto di arrivo, e non di passaggio. E ribadendo che la stessa proprietà, nello specifico i Della Valle, ha assicurato la voglia di rinforzare la squadra, magari con un paio d'innesti.

Un attaccante, come minimo, un centrocampista, forse un difensore. Tutto, però, a seconda delle occasioni, incluse quelle in uscita. Rossi sa benissimo quali sono i paletti imposti a Corvino dal regime gigliato, ma sa anche che qualcuno alla fine arriverà, e per il momento è il primo a voler tenere i nervi saldi. Lui per primo, tra l'altro, si è reso conto meglio di chiunque altro in quali condizioni ha trovato la squadra e come provare a scuoterla. Magari gettando nella mischia altri giovani stile Salifu. Per il momento, allora, non resta che aggrapparsi soprattutto a Delio. Di fatto, per questa Fiorentina, ha voluto garantire lui.