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GATTUSO-RIBERY, A volte ritornano: dal 2006 al viola

di Niccolò Santi

Gattuso-Ribery, cinque anni di scarto e due carriere che hanno intrapreso strade differenti. La cui suggestiva conseguenza è che il primo, probabilmente, allenerà il secondo. E già questo basta per lasciarsi andare a un sorriso: mica perché a Ringhio manchino l'autorevolezza e l'esperienza per guidare un quasi coetaneo, o comunque ex collega, tra gli ultimi rappresentanti di una generazione di campioni. Per carità, non intendiamo certo questo. 

Casomai diverte il fatto che 15 anni fa i due furono protagonisti da avversari della gara forse più emozionante del loro percorso da giocatori. Era la sera del 9 luglio 2006 e, all'Olympiastadion di Berlino, Francia e Italia si contendevano la Coppa del Mondo. Sappiamo tutti come andò a finire, specialmente il patron Rocco Commisso, il cui cuore dalla Calabria batteva forte. Oggi, Rino e Franck, potrebbero tornare in campo da alleati, per un solo colore.

Già perché, una volta appreso del nuovo incarico di Gattuso a Firenze, il fuoriclasse ex Bayern Monaco non ha saputo trattenersi: "Sono contento per la società e la città, prima che un grande allenatore, Rino, è un grande campione", ha detto alla Rai. Per poi finire con quella frase che tanto ha acceso l'entusiasmo dei tifosi gigliati: "Sono contento di giocare nella Fiorentina e cercheremo una soluzione per continuare". Gattuso-Ribery: a volte ritornano...