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GATTUSO, TOCCATA E FUGA: LA CRONISTORIA DEL DIVORZIO

di Luciana Magistrato

E' il 25 maggio quando la Fiorentina, seconda solo alla Roma, annuncia il nuovo allenatore, Rino Gattuso. Al centro sportivo, il 4 giugno, lo accolgono Commisso Jr, Barone e Pradè con tanto di selfie al centro sportivo e la visita al cantiere del Viola Park. Proprio il direttore generale ha raccontato del blitz della dirigenza viola a casa della famiglia- dopo la partita di Crotone - per convincere l'allenatore delle buone intenzioni di voler costruire una buona Fiorentina dopo due anni bui e della grande stima che Rocco Commisso, la società e l'ambiente avevano di lui. E proprio il feeling con Commisso ha portato al matrimonio che, dopo appena una ventina di giorni, non si consumerà.

Gattuso tra le sue richieste mette di avere una squadra pronta o quasi per il ritiro e alcuni acquisti di peso (almeno 4-5) per inforzare la rosa, va anche a vederne un paio di persona a Marbella e parla con diversi giocatori viola come Ribery. La Fiorentina con il manager di Ringhio, Jorge Mendes, si mette subito al lavoro per individuare i profili giusti. Diversi i nomi proposti dal super procuratore, in particolare, il centrocampista del Porto e della Nazionale portoghese Sergio Oliveira, con Mendes dunque apparentemente alleato dei viola. Il giocatore infatti sembra già d'accordo,essendo della stessa scuderia di Gattuso appunto, ma lo scoglio è il cartellino che il Porto fissa in almeno 20/25 milioni che la Fiorentina  non ha intenzione di spendere.

Anche gli altri nomi fatti, da Gonçalo Guedes del Valencia (sempre di Mendes) a Nico Gonzalez dello Stoccarda (ormai prossimo al Brighton), la musica non cambia: i giocatori costano tutti oltre i 20 milioni e la Fiorentina non intende piegarsi alle volontà di Mendes o, indipendentemente da lui, a situazioni dove parametri e prezzi per eventuali compravendite non vengano ritenuti corretti dal club. La situazione precipita nel week end dopo che la dirigenza e il procuratore hanno un duro confronto che non può lasciare sereno e indifferente Gattuso che, alla fine, dopo quasi un mese, non ha ancora visto un rinforzo nella rosa alla faccia del fast fast fast e una certa carta bianca che aveva chiesto sul mercato.

Lo strappo sembra irreparabile e c'è la possibilità concreta che tra le parti si consumi davvero il divorzio, nonostante un tentativo di Commisso. E' lo stesso patron infatti ad  avere un chiarimento -il contatto telefonico nella serata di ieri -con il tecnico che tanto aveva voluto e che ha dichiarato di voler sempre difendere. Certo nel dirlo immaginava di doverlo fare da eventuali critiche di troppo durante il campionato, non prima ancora che iniziasse la stagione e dalla società stessa. Domani ci potrebbe essere un estremo tentativo prima di ufficializzare, come ormai sembra però certo, l'annullamento del contratto - non ancora depositato, ai quali hanno lavorato i legali. Sarà dunque addio dopo appena 22 giorni e intanto la Fiorentina è già a caccia di un possibile sostituto (Rudi Garcia in pole).

Certo il divorzio mina un po' la credibilità di un progetto di rilancio e della società stessa e arriva in un momento in cui la Fiorentina deve fare anche i conti con il caso Antognoni, bandiera al quale è stato chiesto un ridimensionamento e che al 90% dirà addio; casi che di sicuro avranno qualche strascico nell'umore della tifoseria legata da sempre all'Unico 10 e che vedeva in Gattuso una garanzia di rilancio dopo i due anni difficili.