GENNAIO-FEBBRAIO, Mutu e risultati, inizio shock
L’augurio, per tifosi e giocatori viola, è che l’inizio del 2012 sia diverso da quello del 2011. Si perché il 5 gennaio, alla vigilia dell’importante gara col Bologna, scoppia l’ennesimo caso Mutu. Il giocatore, mentre Mihajlovic è in conferenza stampa prima dell’allenamento, riceve una chiamata dall’agente, che lo invita a lasciare lo stadio visto che la firma col Cesena è oramai cosa fatta (leggi qui l’indiscrezione di FV del 5 gennaio). Scontata la reazione della dirigenza: rottura totale col giocatore e soprattutto col procuratore e Mutu fuori rosa. “Lo hanno chiamato tumore, ma i matrimoni falliscono sempre per colpa di tutti e due”, tuonò Becali dalle stanza del Four Season. “E’ stata una pugnalata”, la pronta replica di Mencucci. Il Fenomeno rimase fuori quasi un mese, poi dopo le scuse pubbliche del 26 gennaio (“Perdonatemi, sarò il vostro nuovo acquisto”) fu reintegrato in squadra.
Nel mezzo, una Fiorentina che stentava e non poco nei risultati e soprattutto nel gioco e una piazza a cui saliva il malumore giorno dopo giorno. Bologna, poi la vittoria sudatissima col Brescia in casa e i pareggi con Napoli e Lecce precedettero la sciagurata trasferta capitolina contro la Lazio. Nella prima gara del nuovo acquisto Behrami la Fiorentina palesò in pieno tutti i suoi limiti di gioco e caratteriali, tanto da scatenare la furibonda ira dei tifosi della Fiesole, assiepati fuori dalla sede scelta per il ritiro, deciso appunto in seguito alla sconfitta. Come contorno, il mercato: oltre a Behrami, infatti, arrivò anche Neto, portiere brasiliano dal futuro assicurato. Partirono, invece, Papa Waigo, Zanetti e Bolatti (i primi giorni di febbraio). Per Montolivo, all’epoca, c’era ancora speranza di un rinnovo che invece non arriverà mai.
E siamo così a febbraio: avvio incoraggiante, finale mediocre, come tutto il campionato viola. Vittoria con Genoa e Palermo (2-4, gol di Camporese contro i rosanero di Delio Rossi) e pareggio a Parma. Poi sconfitta con l’Inter e pareggi con Bari e Sampdoria, due squadre che nei mesi successivi retrocederanno in serie B. Difficile, se non impossibile, parlare del gioco della squadra con termini positivi. Gioco che, per inciso, ripecchiava a pieno l’andamento in classifica. Ma a febbraio ci fu anche un importante avvenimento fuori dal campo: mentre Ronaldo dava l’addio al calcio, il CAV, Collettivo Autonomo Viola, si scioglie. In pratica il principale gruppo ultras della Fiorentina (fondato nel ’78) non esiste più. Periodo nero, insomma, per i tifosi gigliati, che fortunatamente riuscirono a tirarsi su…con i giovani. Iniziava infatti in quei giorni la Coppa Carnevale (Torneo di Viareggio) che vedrà protagonisti i ragazzi di mister Renato Buso.