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GENNAIO NERO

di Andrea Giannattasio

Forse nemmeno i più pessimisti tra i tifosi - o, se non loro, gli immancabili detrattori - si sarebbero aspettati l'inquietante avvio del 2013 della Fiorentina di Montella. Una squadra che, seppur bella sotto il profilo del gioco nei due ko rimediati nell'anno nuovo, ha però racimolato zero punti, subendo persino cinque reti e mettendone a segno una (peraltro, uno spendido autogol di Brkic). La tensione ed il pessimismo però sono assolutamente da stemperare, anche perché già nella passata stagione Montella aveva trovato non poche difficoltà a fare punti nel mese di gennaio: il suo Catania infatti, dopo la sosta natalizia, riuscì a cogliere la prima vittoria dell'anno nuovo solo ad inizio febbraio, imponendosi per 1-0 sul campo del Siena. Prima di allora, per la banda dell'aeroplanino, si susseguirono due pareggi ed altrettante sconfitte, una delle quali peraltro proprio ad Udine, con il solito amico-guastafeste Di Natale a segno.

Un mese davvero dannato, dunque, quello di gennaio per Vincenzo Montella, che anche alla guida della Fiorentina sembra ripetere lo stesso claudicante andamento del passato inverno, dove la piazza catanese - anziché la Champions - gli chiedeva invece una comoda ed agevole salvezza. Discorso diverso, per l'ex tecnico della Roma, è quello che invece deve essere fatto per febbraio e marzo, dove il Catania in dieci partite (in cui affrontò peraltro nell'ordine le ''big'' Juventus, Inter, Fiorentina, Lazio, Napoli e Milan) riuscì a collezionare 19 invidiabili punti, una media clamorosa per una squadra partita con l'obiettivo salvezza e catapultata all'improvvisso a ridosso delle zone nobili della classifica. Un'analisi, quella sui periodi fasti e nefasti della carriera di Montella, che lascia davvero ampi margini di speranza e giustifica in un certo qual modo la falsa partenza della Fiorentina in questo 2013, sperando che questo gennaio nero possa terminare al più presto.