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GENOA-FIORENTINA 3-3, Storia di un pari incredibile

di Tommaso Loreto

Dopo dieci minuti nella ripresa Prandelli toglie Kuzmanovic e manda dentro Semioli provando a cambiare modulo. Il risultato, però, è ancora una volta negativo. Perchè Criscito sfonda sulla destra e Gamberini lo stende in area di rigore. Dal dischetto Milito allunga sul tre a zero, prima che anche Mutu sfrutti un penalty concesso dall'arbitro per fallo in mischia ai danni di Gilardino. Soltanto adesso la Fiorentina dà qualche timido segnale di vita, con un bel cross di Montolivo che però di testa manda a lato. Nel Genoa entrano Papasthatopoulos e l'ex di turno Vanden Borre, mentre Prandelli richiama Comotto e tenta il cambio della disperazione gettando nella mischia Bonazzoli. Ma la Fiorentina non si scuote, anzi rischia pure il gol dell'ex quando Vanden Borre cicca malamente un bel pallone recapitato in area da Criscito, fra i migliori dei suoi. Il colpo di scena è però dietro l'angolo. Punizione di Mutu che Rubinho respinge con l'aiuto della traversa, arriva Gamberini e segna il due a tre, anche se il pallone era già entrato e il gol verrà poi assegnato a Mutu,  che riaccende la speranza viola di strappare un pareggio incredibile. E proprio sul fischio finale l'imponderabile si avvera. In mischia Mutu riceve palla e non ci mette molto a scaricare in porta alle spalle di Rubinho. Mentre Rizzoli fischia la fine, tutta la Fiorentina festeggia un pareggio incredibile.

 

Fiorentina a trazione anteriore quella varata da Prandelli per il match contro il Genoa. Dietro a Gilardino e Mutu, c'è Jovetic nel ruolo di trequartista, mentre Gasperini si affida al trio offensivo composto da Palladino, Mesto e Milito. Pronti via e il Genoa comincia forte, tanto che dopo soli dieci minuti di gioco, Thiago Motta trova il giusto corridoio per incunearsi in area e da due passi trafiggere Frey per il vantaggio del Genoa. Una doccia fredda per la Fiorentina che stenta a replicare con azioni realmente pericolose. Il solo Donadel battaglia in mezzo al campo, con il resto dei compagni che soffrono dannatamente l'agonismo dei rossoblu. Un aiuto, alla Fiorentina, lo dà Biava che atterrando Jovetic alla mezz'ora rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Come contro la Lazio, la Fiorentina si ritrova in superiorità numerica con oltre un'ora di gara di disputare. Stavolta, però, i viola non tengono il confronto con gli avversari e dopo una discesa che Donadel non contiene, Mesto serve a Palladino il pallone giusto per il raddoppio. La Fiorentina non può che accusare il colpo, e mentre Prandelli va su tutte le furie per il gioco, che non c'è, termina il primo tempo con un parziale durissimo che condanna i viola. Due a zero, nonostante il Genoa sia in dieci. Praticamente una mazzata.