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GENOA-FIORENTINA, I numeri del match di domani

di Redazione FV
Fonte: Alessandro Di Nardo

PRECEDENTI: Quella di sabato pomeriggio sarà la centesima sfida in A tra Genoa e Fiorentina: i precedenti pendono dalla parte degli toscani (44 vittorie viola, 37 pareggi e 18 successi rossoblu); prendendo in considerazione solo le sfide giocate a Genova i numeri si riequilibrano, con 16 successi dei padroni di casa, 20 pareggi e 14 vittorie per la Fiorentina. Le ultime sfide tra le due squadre sono caratterizzate dal segno X: dal 2013 ad oggi, quella tra Genoa e Fiorentina è la partita che ha visto più pareggi in Serie A (10 pareggi su 15 incontri, l’ultimo a dicembre, quando al Franchi la rete all’ultimo minuto di Milenkovic firmò l’1-1 finale).

I NUMERI DEI VIOLA: Sabato inizia ufficialmente lo Iachini-bis in casa Fiorentina (qui i numeri coi viola del tecnico) e l’allenatore chiamato a sostituire Prandelli si trova davanti una squadra con cui non ha uno score positivo: il Genoa infatti, tra le squadre che Iachini ha affrontato almeno 15 volte, è quella contro cui ha raccolto meno successi (in 15 precedenti, 3 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte per l’ex-tecnico del Sassuolo). In attacco Iachini punterà su Dusan Vlahovic: il serbo, che con Prandelli ha tenuto una media di 0.52 gol a partita (11 reti in 21 gare) nella prima parentesi in viola di Iachini aveva avuto un decisamente più basso in zona gol (4 reti in 23 presenze e media di 0.17).

L’AVVERSARIO: Il Genoa di Davide Ballardini, tornato sulla panchina rossoblu per la quarta volta, si è dimostrato avversario ostico per tutti, soprattutto in casa: il grifone non perde in campionato da otto partite interne consecutive (3 vittorie e 5 pareggi), la striscia d’imbattibilità casalinga più lunga dal novembre 2011. I rossoblu vengono inoltre da un successo prima della pausa, il 2-1 di Parma griffato dalla doppietta di Scamacca, che ha rimesso una distanza di sicurezza significativa dalla zona-retrocessione: i rossoblu sono infatti 13esimi in classifica a quota 31, a +9 dal Cagliari terzultimo ed a +2 dalla Fiorentina. Ballardini, subentrato dopo l’esonero di Maran a fine dicembre, in poco più di 4 mesi ha risollevato morale e classifica dei suoi: in 15 partite Ballardini ha raccolto 24 punti, frutto di 6 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte e da quando il tecnico è tornato sulla panchina del grifone la sua è la terza miglior difesa della Serie A con soli 14 gol subiti. Il Genoa costruito da Ballardini si presenta con un pragmatico 3-5-2, che in fase di possesso si trasforma in 3-4-1-2 con l’avanzamento di Zajic: il merito dell’ex-allenatore di Palermo e Lazio è stato soprattutto quello di rilanciare giocatori che erano sembrati non più spendibili per la Serie A; tra tutti Kevin Strootman, tornato a gennaio in Italia dopo l’opaca esperienza di Marsiglia, Ivan Radovanovic, spostato come centrale difensivo nella linea a tre, Milan Badelj, che dal ritorno di Ballardini ha saltato solo 2 gare (una per squalifica) e Mattia Destro, che con 9 reti è a -1 da tornare in doppia cifra in un campionato, cosa che non gli accade dalla stagione 2016-17.

EX DELL'INCONTRO: Christian Kouame, che durante la guida di Prandelli era stato relegato al ruolo di vice-Vlahovic, cerca il rilancio contro la sua ex-squadra, il Genoa, con cui è stato protagonista dal 2018 al gennaio 2020. Dall'altra parte sicuro protagonista sarà Milan Badelj, 127 presenze, 7 gol ed una fascia da capitano, quella ereditata da Astori dopo la tragica scomparsa del compagno, che lo ha legato per sempre ai colori viola. Difficile invece vedere in campo Antonio Barreca, arrivato quest'anno a Firenze porprio dopo una stagione incolore al Genoa e mai davvero coinvolto nelle rotazioni di Iachini prima e Prandelli poi. Nel Genoa milita anche una vecchia conoscenza viola, Valon Behrami: il centrocampista svizzero a Firenze ha vissuto solo una stagione (2011/12) ma la sua parentesi con la Fiorentina viene ricordata con affetto dai tifosi, visto l'impegno costante portato alla causa.