GILARDINO CONTRO AMAURI, Le pagelle della sfida
L'occhio che mira al domani dice Sudafrica, quello dell'oggi guarda al Piemonte. Eppure la sfida è sempre quella, con qualsivoglia punto di vista si osservi. Gilardino contro Amauri, Amauri contro Gilardino. L'oriundo contro l'italiano docg, il brasiliano che sogna l'azzurro (dopo il no di Dunga) contro il miglior cannoniere a disposizione di Lippi. Vecchia storia, quella delle naturalizzazioni: Altafini, Camoranesi, Schiaffino, Sivori, Montuori e compagnia giocante. Giusto? Sbagliato? Il domani può attendere, perché il domani del calendario dice Juventus-Fiorentina. E allora alt, via tutte le chiacchiere d'azzurro vestite, disquisizioni su nazionali e titolarità annesse. Perché quando in riva all'Arno c'è la Sfida, c'è quella e basta. Ed al suo interno, intanto, ne nascono altre, come quella tra i due bomber. Chi meglio dell'altro? Chi più decisivo? Chi più utile negli automatismi di gioco di una squadra?
SENSO DEL GOL - I numeri parlano chiaro. Amauri non segna da mesi, Gilardino ne ha fatti quattro in pochi giorni. Periodo no per l'italo-brasiliano, questo è chiaro, però sotto porta la sfida è vinta nettamente dal centravanti viola. Il periodo di apprendistato all'ombra di Inzaghi, lo ha portato di fatto al pari del maestro.
TESTA - I gol sui cross di Vargas, quello contro la Steaua la scorsa stagione, dimostrano che Gilardino in Europa ha pochi eguali. E tra i pochissimi che lo superano, Amauri: imperioso, devastante, tra i top 5 nello stacco aereo nell'area di rigore avversaria.
DESTRO/SINISTRO - Sfida pari. Sfruttano il piede migliore per inflilare i portieri avversari, utilizzano il mancino per sorprenderli. Sempre in maniera velenosa, pur essendo attaccanti diversi, l'uno più da ultimi quindici metri, l'altro, Amauri, più da sponde e passaggi filtranti.
GIOCO DI SQUADRA - Sponde, tagli, appoggi, movimenti puntuali, spalle alla porta per far rifiatare la squadra. Non è un caso se entrambi si meritano un 9 in pagella, per la mole di gioco che costruiscono e lasciano tessere ai compagni di squadra.
VELOCITA' - Gilardino è più rapido sullo stretto, sulle partenze e sugli scatti brevi. Amauri è più esplosivo in progressione, praticamente inarrestabile nelle ripartenze palla al piede e nei contropiedi quando deve essere lanciato dai compagni.
DRIBBLING - Niente da fare, qui buon sangue (brasiliano) non mente. Sullo stretto vince Amauri, ubriacante nel dribbling, chiedere alla retroguardia gigliata quando l'attuale centravanti della Juventus militava nel Palermo. Anche Gilardino, però, se la cava, tanto che molti suoi gol arrivano dopo un movimento secco a saltare il portiere.
CARISMA - Il mezzo voto in più è dovuto alla propensione difensiva di Amauri. Che rincorre l'avversario, lo insegue sino alla propria trequarti, mollandolo difficilmente. Gilardino, è vero, non molla mai, ma tatticamente il brasiliano è più trascinatore e uomo squadra.