GILARDINO-PAZZINI, Sfida nella sfida
Arrivò a Firenze nel gennaio del 2005, a metà di una stagione strana che oggi viene rievocata in casa viola quasi come uno spettro. Entrò a far parte di una simpatica e colorita colonia toscana con la quale contribuì ad ottenere una complicata salvezza all’ultima giornata. L’anno successivo, con l’approdo in viola di Luca Toni, vide assottigliarsi pian piano le proprie chances di giocare. Aspettò con pazienza, e quando nell’estate del 2007 il bomber di Pavullo si involò verso Monaco di Baviera, toccò a lui, Giampaolo Pazzini, raccoglierne l’eredità. Un’eredità pesante come un macigno per un giocatore tecnicamente dotato ma estremamente sensibile. Seguì un’annata storica per la Fiorentina, sulla quale “il Pazzo” non mise però il suo sigillo. Ed ecco che nell’estate del 2008, con i viola in procinto di affrontare la Champions League, viene acquistato Alberto Gilardino, intristitosi a Milano, ma che ci mette poco a conquistare a suon di gol il cuore dei tifosi viola e a riprendersi il posto in nazionale. E chi si intristisce davvero stavolta è proprio Pazzini, che non regge la concorrenza del “Gila” e a gennaio decide di andarsene, destinazione Genova, sponda blucerchiata. Nella sua nuova squadra l’attaccante toscano non ci mette molto a mettersi in luce, sfoderando una media gol a partita straordinaria. L’anno successivo l’exploit non si ripete, ma Pazzini si afferma ormai come uno degli attaccanti più prolifici della Serie A. Si avvicinano i mondiali Sudafricani, e inizia, in chiave azzurra, una sfida con Alberto Gilardino che si protrarrà anche dopo il fallimento della spedizione italiana nell’Emisfero Australe e l’avvento di Cesare Prandelli sulla panchina della nazionale. Un infortunio al polpaccio per uno di loro, ed una serata di follia per l’altro, hanno impedito che i due attaccanti lottassero per un posto da titolate nelle ultime due gare per le qualificazioni ad Euro 2012. Ma il duello è rimandato di poco: domenica 17, ore 15, stadio “Ferraris”: ci sarà da divertirsi. Qualcuno suonerà il violino o qualcun altro si porterà le dita sotto agli occhi?