GIOCO DEL SILENZIO
C'è un clima particolare in questi giorni attorno alla squadra viola. Il 2010 che si sta per concludere ha tutta l'aria di essere una sorta di spartiacque tra una Fiorentina squadra di vertice e una con molti punti interrogativi. Le voci che si susseguono in queste giornate che precedono l'inizio della finestra invernale di mercato, sono inevitabilmente fonte di riflessione su come si sta evolvendo il progetto viola. I nomi dei giocatori dati in partenza, che sia per gennaio o per giugno, coincidono con quelli di coloro che sono stati, in questi anni, i punti di forza della Fiorentina. Con Gilardino che a giugno potrebbe cedere alle lusinghe della vecchia signora, Frey che una volta recuperato dall'infortunio potrebbe finire sul mercato, un Vargas per il quale c'è la sensazione che si stia aspettando solo l'offerta giusta e, dulcis in fundo, Mutu che ormai sembra diventato un separato in casa; in pratica la spina dorsale della squadra il prossimo anno potrebbe giocare altrove. A fronte di cessioni di tale portata, ancora non concretizzate ma date per probabili, ecco che i nomi dei possibili arrivi, tolti gli elementi appetibili ma non raggiungibili per ingaggio o per prezzo del cartellino, non sembrano accendere i cuori dei tifosi viola. Da Amauri a Maccarone, da Paloschi ad Acquafresca passando per Parolo, Bianchi e Caracciolo, per finire con i giovanissimi Salifu e Asante: ragazzi poco più che maggiorenni e sconosciuti alla maggior parte dei tifosi. Sembra l'inizio di una nuova Fiorentina che, in nome del fair play finanziario e dopo aver accantonato forse definitivamente il progetto Cittadella, rinuncia ai giocatori con gli ingaggi più elevati per puntare sempre di più sulla linea verde. Sono sensazioni ma, visto il silenzio della società, al quale si contrappone, come in una sorta di gioco del silenzio, quello dei tifosi, sembra che la direzione sia questa. Sembra la quiete che precede la tempesta, quella delle critiche, che potrebbe scoppiare se la famiglia Della Valle, con una situazione di classifica tutt'altro che tranquilla, non sarà abbastanza chiara e convincente sul futuro che attende Firenze, la Fiorentina e i suoi tifosi.