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GIORNI CONTATI

di Pietro Lazzerini

Una trattativa intensa come una partita a scacchi. Incontri e voci che si rincorrono come nel più classico dei gialli da serie A. Pradè, appena arrivato a Firenze, ha sciolto gli indugi ed è partito per la Sicilia con una missione chiara, portare Montella in riva all'Arno. A Catania hanno gradito questo viaggio del dirigente gigliato, un modo rispettoso di andare a trattare un allenatore comunque ancora sotto contratto.

La Fiorentina ha ufficializzato la propria volontà e la risposta del Catania non si è fatta attendere: la comproprietà di Nastasic o quella di Camporese per lasciare partire il tecnico napoletano. Scontata la contromossa di Pradè che in trenta secondi, con un no secco ha chiuso questa possibilità proponendo di dirottare le richieste del Catania su altri tesserati viola. I nomi più probabili sono quelli di giovani talenti della Primavera come Babacar, Acosty o addirittura Salifu. Voci incontrollate parlavano di Cerci, ma sembra chiara la volontà dell'ex Roma di non partire con destinazione Sicilia.

Oggi l'intera dirigenza sicialiana probabilmente si riunirà per presentare una nuova richiesta alla Fiorentina, magari meno esosa della precedente. Pradè attende accanto al telefono, cautelandosi intanto con Gianfranco Zola, unica alternativa all'obiettivo Montella. La società viola comunque ha messo un limite di tempo alla risposta che dovrà arrivare da Catania, entro domenica o Pulvirenti lascerà partire l'Aeroplanino, oppure si virerà con decisione verso il "Magic Box" sardo.

Questione di giorni quindi, anche se non è detto che le cose non si possano muovere molto più rapidamente. Basterebbe una richiesta consona, allora il normale corso delle cose potrebbe finalmente iniziare a scorrere.
Pradè e tutta Firenze attendono una risposta, ma specialmente nel calcio, la pazienza si sa, non è certo infinita.